Il mercato del lavoro impone una crescente flessibilità e pertanto si verificano sempre più spesso occasioni in cui in un’azienda vi sia la necessità di creare nuove funzioni che conseguentemente richiedano l’inserimento di nuovi elementi. Ma al tempo stesso la struttura del mercato del lavoro italiano si è sovente dimostrata molto rigida e poco incline ai cambiamenti, per una sua naturale tendenza alla conservazione. Tutte difficoltà che naturalmente si riscontrano anche nel momento in cui una persona fa il suo ingresso in un nuovo contesto aziendale. Il primo contatto con un ambiente lavorativo, infatti, può comportare una difficoltà di adattamento dovuta a variabili di vario tipo: organizzativo, tecnico e relazionale. Provocando nel neoassunto un senso di insicurezza nell’affrontare le previste attività lavorative che danneggia in primis il singolo lavoratore ma che può anche avere un impatto negativo sulle performance dell’Azienda in cui il lavoratore opera. Ragionando in questi termini, l’AOU di Perugia ha prestato una particolare attenzione alla gestione del cosiddetto neo-lavoratore, creando nel gennaio del 2011 un progetto di “Formazione ed inserimento del personale neoassunto”, in modo che quest’ultimo prenda consapevolezza del valore delle sue attività. Un progetto, dunque, che si prefigge gli obiettivi di garantire al neoassunto un’accoglienza che faciliti la conoscenza dell’organizzazione, delle responsabilità, dei regolamenti e delle procedure a cui fare riferimento e che assicuri al nuovo personale un percorso mirato di formazione e addestramento. Seguendo questo minimo comun denominatore, il progetto è stato articolato in diverse fasi tra loro interconnesse. Dapprima un team multidisciplinare ha realizzato un progetto di aggiornamento metodologico rivolto ai formatori aziendali, al fine di sviluppare conoscenze ed abilità specifiche attraverso l’utilizzo del metodo della rappresentazione grafica del pensiero (teorizzata dal cognitivista inglese Tony Buzan). E al termine del percorso formativo, e dopo specifici incontri, il gruppo di lavoro ha progettato e condiviso gli eventi formativi da attivare. Successivamente (fase II) è stato revisionato il “Manuale Aziendale di inserimento del neo assunto” e sono state elaborate ed implementate specifiche istruzioni operative per l’inserimento dei nuovi lavoratori. Il risultato di questa attività è stata una capillare azione di omogeneizzazione delle conoscenze (fase III) riferite alle attività di tutoring e ai principali rischi per la salute nei luoghi di lavoro. Infine, per ogni evento formativo è stato valutato il gradimento tenendo in considerazione quanto previsto dal programma di Educazione continua in medicina (ECM). Questa articolazione così capillare del progetto, che ha formato 539 professionisti e 225 operatori in modalità e-learning, ha permesso di elaborare un piano di orientamento e inserimento per lo sviluppo delle specifiche competenze richieste al neoassunto; un piano utile anche ai fini della certificazione del superamento del periodo di prova. Inoltre, il progetto sperimentale messo in campo dall’Azienda umbra, e successivamente adottato in forma stabile, ha prodotto una riduzione dello stress correlato al disorientamento e insicurezza tipici dell’inserimento lavorativo in un ambiente nuovo, oltre alla valorizzazione della funzione di tutoring e al riconoscimento, da parte dell’organizzazione, del ruolo del Tutor di struttura.