Per secoli il lavaggio delle mani con acqua e sapone è stato considerato unicamente una misura di igiene personale, mentre la connessione con la trasmissione delle malattie è stata stabilita solo negli ultimi 200 anni, con le scoperte di Pasteur e di Lister. Oggi, al contrario, la consapevolezza è assai diversa, ed è unanime il giudizio secondo il quale l’igiene delle mani sia uno dei fattori chiave per prevenire infezioni, in ospedale ma anche a domicilio. Non a caso il Ministero della Salute stima che ogni anno in Italia si verifichino dalle 450mila alle 700mila infezioni in pazienti ricoverati (complessivamente 4,5%-7% dei ricoveri), il 30% delle quali prevenibili. Mentre l’Organizzazione Mondiale della Sanità da tempo promuove campagne sull’argomento sollecitando i Paesi ad adottare linee guida specifiche in materia. E proprio aderendo alla Campagna dell'OMS "Cure pulite sono cure più sicure", tra il 2007 e il 2010 l'Azienda Ospedaliera della Provincia di Lecco ha applicato una strategia multimodale di implementazione relativa all'igiene delle mani che ha interessato settori limitati dell'Azienda, dimostrando in tali ambiti un miglioramento del grado di adesione alle indicazioni internazionali. Sulla base dei dati ricevuti da questa esperienza, l’Azienda ha poi deciso nel 2011 di estendere il progetto a tutti i dipartimenti ospedalieri, prevedendo una attività formativa su una corretta igiene delle mani che in quell’anno ha coinvolto il 70% del personale medico. Sono state pertanto programmate, da maggio a dicembre 2011, 6 edizioni di un corso di formazione effettuato con modalità frontale e con l’utilizzo di supporti audiovisivi, rivolto a tutti gli operatori sanitari coinvolti nel processo di cura e assistenza. Successivamente si è passati alla fase di osservazione dell’adesione da parte degli operatori sanitari (avvenuta in due momenti distinti), basandosi sulla metodologia suggerita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Infine, il progetto prevedeva la distribuzione di materiale divulgativo, prevalentemente quello distribuito dall’OMS, accompagnato da un’apposita campagna di comunicazione. Ai corsi di formazione nel 2011 hanno partecipato 663 operatori, circa il 70% dei medici in servizio in ospedale. Mentre il restante personale sanitario aveva partecipato in una buona percentuale ai corsi organizzati l’anno precedente. In tutta l’Azienda Ospedaliera sono state osservate complessivamente 1496 opportunità di igiene delle mani con una percentuale di adesione pari al 42,8% nel 2011 e 1314 opportunità di igiene delle mani con una percentuale di adesione pari al 63,5% nel 2012. In tutti i Dipartimenti è stato osservato un incremento di adesione alle pratiche di igiene delle mani, anche se alcuni non hanno raggiunto l’obiettivo definito dalla Direzione aziendale. L’adesione maggiore sia nella prima sia nella seconda fase è stata osservata nel Dipartimento materno-infantile. Per raggiungere gli obiettivi del progetto, è stato dunque necessario ripensare le modalità di assistenza ai pazienti. Infatti le linee guida dell’OMS individuano 2 diverse tipologie di ambienti: quello di assistenza e quello circostante il paziente. Nel passaggio da un ambiente all’altro è prevista l’igiene delle mani: gli operatori hanno pertanto rivisto le modalità di approccio al paziente e al suo ambiente circostante al fine di ridurre il numero delle volte in cui è necessario procedere all’igiene delle mani.