Concepita e nata per l’impiego sul territorio, la telecardiologia, un’applicazione di telemedicina che consente la pratica della Cardiologia attraverso i moderni mezzi di telecomunicazione, ha potenzialità enormi in ambito intraospedaliero, sia di tipo organizzativo (migliore utilizzazione delle risorse, riduzione dei tempi di attesa, refertazione-archiviazione in linea, etc) sia per quanto riguarda l’appropriatezza clinica. In ospedali di grandi dimensioni, infatti, soprattutto se organizzati in padiglioni o in presidi monospecialistici, disporre di un sistema centralizzato per la lettura e l’archiviazione di un Elettrocardiogramma (ECG) anche “semplice” costituisce un vantaggio organizzativo straordinario. Per questo nel giugno del 2006 l’Azienda Ospedaliero-Universitaria “Umberto I Gm Lancisi, G. Salesi” di Ancona ha deciso di realizzare un progetto di telecardiologia avanzato intra-aziendale, indirizzato in particolare ai pazienti con sindromi coronariche acute e ai pazienti ricoverati in ambienti “protetti”: rianimazioni, oncologie, ematologie e presidi materno-infantili. Il progetto prevede una valutazione iniziale del paziente con ECG ed ecocardiogramma, e un’azione di monitoraggio e di valutazione del paziente in telecardiologia con rilievo giornaliero dell’ECG e valutazione ecocardiografica in relazione alla clinica e alla tipologia di eventuali farmaci somministrati. Nel corso della valutazione iniziale l’ECG viene eseguito con il sistema di telecardiologia, in maniera da costituire la base su cui valutare in maniera automatica eventuali variazioni dei parametri più importanti. Mentre l’ecocardiogramma basale, dopo una valutazione completa eseguita prima del ricovero, in assenza di problematiche di rilievo viene eseguito con una apparecchiatura di semplice utilizzo. Le immagini vengono poi trasferite attraverso la rete aziendale al servizio di telecardiologia, e esaminate dal cardiologo che provvede alla loro archiviazione. Per quanto riguarda invece l’azione di monitoraggio, in questa fase gli esami ecocardiografici vengono eseguiti esclusivamente dagli specialisti del reparto di riferimento e trasmessi via web al Servizio di cardiologia. E in caso di necessità viene attuato anche un telemonitoraggio continuo dei parametri vitali essenziali, in modo che la situazione clinica sia condivisa tra cardiologo ed ematologo responsabile. Il cardiologo si reca pertanto nei reparti di terapia intensiva solo se la sua presenza è strettamente necessaria. Un percorso dunque articolato, che mira ad assicurare la continuità assistenziale e che ha permesso di eseguire una valutazione cardiologica nel 100% dei pazienti trattati, contro il 30% precedentemente rilevata, oltre a ridurre i costi e i tempi di attesa per visite e follow-up, realizzate direttamente nel corso della visita di controllo ematologica. Inoltre, i controlli cardiologici inappropriati sono scesi sotto la soglia fisiologica del 10%, mentre sono stati ridotti, se non azzerati, i tempi di attesa per la valutazione cardiologica intraospedaliera. Infine il progetto realizzato dall’Azienda di Ancona ha portato ad una riduzione delle visite pre-chirurgiche da 700-800 a meno di 100.