
Migliorare l’esperienza di cura del paziente, ridurre il costo dell’assistenza, garantire la sostenibilità del Servizio sanitario nazionale attraverso un modello orientato alla generazione di valore: sono questi, tra gli altri, i temi rilanciati dal secondo summit del VBHC Italian Center che si è svolto a Roma.
L’incontro ha riunito istituzioni, manager sanitari, clinici, associazioni di pazienti e imprese, con l’obiettivo di mettere a sistema esperienze e strumenti capaci di orientare i sistemi sanitari verso modelli più sostenibili ed efficaci.
VBHC Italian Center, il primo network italiano dedicato al Value-Based Healthcare, è un modello nato nel 2021con l’intento di creare una comunità professionale value based oriented, con un progetto di ricerca che ha coinvolto numerosi ospedali italiani. L’appuntamento di Roma, promosso da FIASO e Telos Management Consulting, rappresenta l’occasione per condividere la visione di tutti i partecipanti al network, nonché le migliori pratiche nazionali e internazionali. Tra gli ospiti, oltre ai promotori dell’iniziativa, Paolo Petralia, vice presidente vicario della Fiaso e Alessandro Bacci, Ceo Telos Management Consulting, numerosi direttori generali di organizzazioni sanitarie e vertici di istituzioni pubbliche e private.
La mattinata è stata dedicata alla presentazione del VBHC Italian Center (8 progetti attivati in Italia, 5 partecipanti alla rete, 2 pubblicazioni e oltre 150 professionisti coinvolti), con sessioni di confronto sulle prospettive della Value Based Healthcare in Italia e interventi di rappresentanti del Ministero della Salute, Confindustria, AIOP, Uniamo e AQuAS. La presentazione delle esperienze sul campo ha offerto, inoltre, una panoramica dei risultati dei progetti VBHC realizzati da numerose aziende sanitarie italiane (tra cui AORN Cardarelli, Fondazione Monasterio, ASL Napoli 1 Centro, AOU Perugia, ASL Toscana Sud Est e Istituto Nazionale Tumori).
La giornata è stata arricchita da round table interdisciplinari e intersettoriali, articolate in tre tavoli di lavoro con direttori generali di aziende sanitarie, rappresentanti del mondo accademico, esperti di procurement, associazioni di pazienti e imprese, in un’ottica di collaborazione e co-progettazione, e si è conclusa con la presentazione di nuovi progetti VBHC, dedicati a percorsi innovativi su aree cliniche specifiche, dallo scompenso cardiaco alla demenza, dal diabete alla cardiopatia ischemica.
Il summit si propone come un vero e proprio laboratorio nazionale di innovazione, capace di connettere esperienze locali e strategie nazionali per costruire un modello sanitario orientato al valore per pazienti, professionisti e sistema.
“Il futuro del nostro Servizio sanitario nazionale si gioca sulla capacità di misurare e generare valore. Il modello della Value Based Healthcare – dichiara Giovanni Migliore, presidente Fiaso – ci offre una bussola per coniugare qualità delle cure, sostenibilità e innovazione, rimettendo al centro i bisogni dei cittadini. Oggi non basta chiedere più risorse: occorre saperle impiegare in modo intelligente, traducendo i principi in pratiche concrete, percorsi integrati e soluzioni digitali che migliorino davvero l’esperienza di cura. Le aziende sanitarie, insieme ai professionisti e alle istituzioni, stanno già costruendo un SSN più equo, efficace e vicino alle persone”.
“Alla seconda edizione del summit del Value center Italia è stato presentato un anno di ‘esperienze di Valore’ con una decina di progetti pilota cui sono stati misurati una serie di effetti positivi come l’ottimizzazione dei percorsi, ed i migliori esiti di salute e benessere per i pazienti. L’obiettivo ambizioso per il futuro è continuare in questa prospettiva, per trovare soluzioni concrete per trasformare a livello di sistema gli Ospedali LEAN in Ospedali VALUE”, sottolinea il vice presidente Fiaso, Paolo Petralia.
“Il summit ha confermato che la sanità basata sul valore non è più un esercizio teorico: i risultati presentati dopo un anno dimostrano che misurare gli esiti e riprogettare i percorsi migliora la qualità dell’assistenza e rende più sostenibile il sistema. Oggi – dichiara Alessandro Bacci, Ceo Telos Management Consulting – il VBHC Italian Center si consolida come piattaforma stabile di lavoro tra aziende sanitarie, istituzioni, associazioni e imprese, con nuovi cantieri che vanno dal telestroke alle demenze, dalle patologie cardiovascolari al diabete e alle malattie rare. Nei tre tavoli abbiamo definito priorità chiare: integrazione di dati e percorsi, ruolo attivo del paziente e procurement basato sul valore supportato dall’HTA. La roadmap dei prossimi mesi punta a portare queste scelte nella pratica quotidiana dei servizi”.
Per informazioni e programma completo: www.vbhcitalia.it