COVID-19. Plasma da donatori guariti per il trattamento delle forme severe di COVID-19

Il webinar, che si è svolto il 14 maggio, ha presentato la sperimentazione condotta dall’IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia e dalla ASST di Mantova. Sono intervenuti Carlo Nicora, Direttore Generale della Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia, Raffaello Stradoni, Direttore Generale dell’ASST di Mantova, Cesare Perotti e Fausto Baldanti, rispettivamente Direttore del Servizio Immunotrasfusionale e Responsabile del Laboratorio di Virologia Molecolare della Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia, Massimo Franchini, Direttore del Servizio Immunotrasfusionale dell’ASST di Mantova, Gennaro Ciliberto, Direttore Scientifico dell’IFO – Regina Elena di Roma.

Sono diversi i centri italiani impegnati in questo momento in ricerche per valutare efficacia e ruolo del plasma ottenuto da pazienti guariti nel trattamento delle forme severe di COVID-19. Istituto Superiore di Sanità e AIFA stanno coordinando uno studio nazionale prospettico su questo tema, che utilizza una metodica unica e standardizzata.

Questi studi consentiranno di disporre di evidenze scientifiche sugli effetti della infusione di anticorpi presenti nel plasma di soggetti guariti su pazienti con forme severe di COVID-19.

Come è noto, non si tratta di una novità nel trattamento delle malattie infettive. Il plasma donato da soggetti guariti è già stato utilizzato, in passato, a questo scopo. L’interesse per queste tecniche torna di attualità ogni qualvolta, come nel caso del COVID-19, non disponiamo ancora di un vaccino o di un protocollo terapeutico di efficacia dimostrata e consolidata.

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