Report Ospedali sentinella – 28 febbraio 2023

Report rilevazione ospedalizzati per COVID del 28/2/2023

La rilevazione N. 61 sui ricoverati per COVID-19 del 28/2/2023 include 17 nosocomi generalisti e quattro pediatrici. AOU Pisana non ha inviato i dati.

I dati sono stati raccolti alle ore 8,00 del 28/2/2023 e sono relativi ai pazienti presenti sia nei reparti ordinari che nelle terapie intensive.

I pazienti ricoverati per COVID sono distinti dai pazienti ricoverati con COVID, con la seguente definizione operativa:

Ricoverati PER COVID = pazienti con infezione da SARS-COV-2 con segni clinici, laboratoristici e radiografici di interessamento delle basse vie aeree

Ricoverati CON COVID = pazienti con infezione accertata da SARS-COV-2, senza segni clinici, radiografici e laboratoristici di interessamento polmonare, il cui ricovero è determinato da altre patologie

Ricoverati totali adulti (età 18 e oltre) – 17 ospedali

Complessivamente i pazienti adulti ricoverati (PER COVID + CON COVID) sia in reparto ordinario che in terapia intensiva sono 276, diminuiti del 5,8% rispetto alla settimana precedente. La distribuzione è la seguente.

A1) Pazienti ricoverati PER COVID nei reparti di area medica, incluse le terapie sub intensive ed escluse le terapie intensive – 17 ospedali

Totale 94 (35,9% dei ricoverati in area COVID)

Femmine 30,8%       Maschi 69,2%

 % sul totaleEtà media pond.Comorbidità
Vaccinati78,7%73,594,6%
Non vaccinati21,3%66,695,0%

Vaccinati da più di 180 giorni 68,9%  

A2) Pazienti ricoverati CON COVID nei reparti di area medica, incluse le terapie sub intensive ed escluse le terapie intensive – 17 ospedali

Totale 168 (64,1% dei ricoverati in area COVID)

Femmine 45,8% Maschi 54,2%

 % sul totaleEtà media pond.
Vaccinati86,3%76,0
Non vaccinati13,7%71,3

Vaccinati da oltre 180 giorni 84,1%

B1) Pazienti ricoverati PER COVID in terapia intensiva – 17 ospedali    

Totale 8 (57,1% dei ricoverati in area TI COVID)

Femmine 3     Maschi 5

 % sul totaleEtà media pond.Comorbidità
Vaccinati7/862,72/7
Non vaccinati1/869,01/1

Vaccinati da più di 180 giorni 1/7

B2) Pazienti ricoverati CON COVID in terapia intensiva – 17 ospedali

Totale 6 (42,9% dei ricoverati in area TI COVID)

Femmine 2 Maschi 4

 % sul totaleEtà media pond.
Vaccinati4/671,7
Non vaccinati2/667,5

Vaccinati da più di 180 giorni 3/4

Commento e Interpretazione dei dati

Non si ripete l’aumento dei ricoverati registrato la settimana passata. Il numero dei ricoverati adulti con infezione da SARS COV-2 cala del 5,8%. Torna a diminuire il totale dei ricoverati in ordinario PER COVID scendendo del 12,1%, mentre i CON COVID, la cui discesa non si è arrestata neanche nelle settimane precedenti, sono sostanzialmente stabili (tre ricoverati in meno). Scende ancora la proporzione dei PER COVID rispetto ai CON COVID in ordinario (35,9%).

In intensiva questa settimana si presenta un quadro non molto chiaro. Il numero dei ricoverati è stabile e comunque molto basso (8 pazienti) ma colpisce il fatto che siano quasi tutti vaccinati da meno di 180 giorni, di età piuttosto giovane (media 62,7 anni) e la maggior parte senza comorbidità. I CON COVID sono stabili, un paziente in meno rispetto alla precedente rilevazione.

La proporzione dei non vaccinati fra i ricoverati in ordinario alla rilevazione odierna continua a salire (21,3%). Nelle intensive abbiamo un solo non vaccinato PER COVID su 8 ricoverati.

In non vaccinati fra i ricoverati PER COVID in ordinario sono nettamente più giovani rispetto ai vaccinati. Nelle intensive invece sono i vaccinati a caratterizzarsi per un’età più bassa. Si ribadiscono comunque i limiti di queste osservazioni su numeri così ridotti.

La percentuale di donne in ordinario cala attestandosi poco al di sopra del 30%, nelle intensive troviamo tre donne e cinque uomini.

L’alta percentuale dei soggetti con comorbidità si conferma in ordinario, ma questa settimana, a differenza i tutte le precedenti, nelle intensive cinque pazienti vaccinati su sette non presentano alcuna comorbidità.

La proporzione dei soggetti vaccinati da oltre sei mesi fra i PER COVID cala sotto il 70% in ordinario, mentre nelle intensive solo un paziente su sette è vaccinato da oltre 180 giorni.

Le indicazioni principali dell’attuale rilevazione possono essere così sintetizzate.

  1. Riprende la discesa del numero dei ricoverati con infezione da SARS COV-2. I numeri sono fortunatamente molto bassi, ma alcuni dati dissonanti rispetto all’andamento usuale meritano attenzione. Occorrerà osservare nelle prossime settimane l’andamento di alcune variabili per capire se i dati odierni sono frutto del caso o sono un segnale da monitorare. In ordinario il dato non in linea è il 31% dei ricoverati PER COVID vaccinati con vaccinazione fatta meno di sei mesi prima. Più difforme ancora è il caso dei PER COVID vaccinati in intensiva, giovani, privi di comorbidità e anche loro con vaccinazione fatta entro i sei mesi antecedenti.  La stabilità sostanziale per il resto dei ricoverati dipende dalla suscettibilità ancora marcata delle persone fragili con comorbidità non vaccinate o vaccinate da troppo tempo.
  2. Vale ancora l’indicazione di non trascurare le corrette tempistiche vaccinali specie per le persone affette da altre patologie. Se i dati di oggi si confermeranno, va ancora rinforzata la raccomandazione di proteggere con misure di prevenzione primaria i soggetti anziani e soprattutto quelli con patologie importanti in corso anche se vaccinati.
  3. L’andamento nelle classi di età pediatriche fa segnare una stabilità, aumentano di quattro casi solo i soggetti CON COVID, continua l’assenza di casi in terapia intensiva.

Non cambiano i punti principali già indicati nei precedenti report che sono:

  1.  Il minor burden a carico della popolazione femminile, e in particolare la costante differenza di proporzioni nelle intensive, depone per una minore suscettibilità delle donne verso le forme gravi, almeno nelle classi di età adulte.
  2. L’altissimo numero di comorbidi detta indicazioni molto precise: a) necessità di un’adeguata copertura vaccinale per i soggetti fragili, con la giusta tempistica, ivi inclusa la somministrazione della quarta dose e il recupero dei non vaccinati con fragilità b) necessità di predisporre interventi di prevenzione primaria per le persone con comorbidità che, pur se coperte da dosi adeguate di vaccino, possono andare incontro a quadri di COVID gravi.
  3. I dati attuali confermano che la protezione vaccinale è rispettivamente crescente verso: l’infezione, l’ospedalizzazione, la terapia intensiva, anche nei confronti delle nuove varianti. Le differenze rilevate fra vaccinati e non nei vari setting assistenziali lo dimostrano con chiarezza.
  4. L’età dei ricoverati è mediamente più alta fra i vaccinati.

C) Ricoveri pediatrici – 7 ospedali

Complessivamente sono 9 i pazienti sotto i 18 anni ricoverati PER o CON COVID, quattro in più della scorsa rilevazione, nessuno in intensiva, non sono segnalati soggetti con MIS-C.

I PER COVID in ordinario sono quattro, come la settimana passata. Due femmine e due maschi tutti della classe 0-4 anni, di cui due sotto i sei mesi.

Nessuno dei ricoverati presenta comorbidità rilevanti.

I ricoverati CON COVID sono cinque, quattro in più della settimana scorsa, uno è sotto i sei mesi, tre sono fra i 5 e gli 11 anni e uno fra i 12 e i 18 anni.

Anche questa settimana nessuno è ricoverato in terapia intensiva.

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