Report Ospedali sentinella – 18 gennaio 2022

Report rilevazione ospedalizzati per COVID del 18/1/2022

La rilevazione N. 10 sui ricoverati per COVID-19 del 18/1/2022 include 20 nosocomi generalisti e quattro pediatrici. Alla presente rilevazione mancano i dati dell’IRCCS Spallanzani e, ad esclusione dei dati complessivi, anche quelli dell’APS di Trento.

I dati sono stati raccolti alle ore 8,00 del 18/1/2022 e sono relativi ai pazienti presenti sia nei reparti ordinari che nelle terapie intensive.

Questa settimana c’è stata un’evoluzione della rilevazione. Si sono divisi i pazienti ricoverati per COVID dai pazienti ricoverati con COVID, con la seguente distinzione:

Ricoverati per COVID = pazienti con infezione da SARS-COV-2 con segni clinici, laboratoristici e radiografici di interessamento delle basse vie aeree

Ricoverati con COVID = pazienti con infezione accertata da SARS-COV-2, senza segni clinici, radiografici e laboratoristici di interessamento polmonare, il cui ricovero è determinato da altre patologie

È inoltre cambiata la modalità di raccolta della data dall’ultima vaccinazione dividendola in due soli periodi (meno di 120 giorni e oltre 120 giorni). Altre modifiche di dettaglio sono state apportate alla scheda di rilevazione.

Tale dettaglio era stato aggiunto anche per i pazienti in ricovero ordinario, ma alcuni ospedali non sono stati in grado di rilevarlo.

L’APS di Trento non ha inviato la distinzione fra ricoverati per covid e con covid e pertanto è stata inclusa solo nei calcoli cumulativi.

Ricoverati totali adulti (età 18 e oltre) – 20 ospedali

Complessivamente i pazienti ricoverati (per + con COVID) sia in reparto ordinario che in terapia intensiva sono 2.339 con una crescita complessiva nella settimana del 7% con la seguente distribuzione:

A1) Pazienti ricoverati per COVID nei reparti di area medica, incluse le terapie sub intensive ed escluse le terapie intensive 19 ospedali

Totale  1308

Femmine 41%       Maschi 59%

Range età: 19 – 99

 Proporz. sul totaleEtà media pond.Comorbidità
Vaccinati52%73,482%
Non vaccinati48%68,759%

Dei 545 pazienti per cui l’informazione sul tempo dall’ultima vaccinazione è stato       rilevato risultano:

Vaccinati da meno di 120 giorni 39%

Vaccinati da 120 giorni e oltre 61%

A2) Pazienti ricoverati con COVID nei reparti di area medica, incluse le terapie sub intensive ed escluse le terapie intensive – 19 ospedali

Totale 641 (32,8% dei ricoverati in area COVID)

 Proporz. sul totaleEtà media pond.
Vaccinati68%70
Non vaccinati32%63

Area di competenza per il motivo principale del ricovero

Medica: 78%

Chirurgica: 22%

B1) Pazienti ricoverati per COVID in terapia intensiva – 19 ospedali

Totale 196 (89,9% dei ricoverati in area TI COVID)

Femmine 33%       Maschi 67%

 Proporz. sul totaleEtà media pond.Range di etàComorbidità
Vaccinati35%67,241 – 8673,5%
Non vaccinati65%60,023 – 8346%

Vaccinati da meno di 120 giorni 28%

Vaccinati da 120 giorni e oltre 72%

B2) Pazienti ricoverati con COVID in terapia intensiva – 19 ospedali

Totale 22

 Proporz. sul totaleEtà media pond.
Vaccinati77%68,7
Non vaccinati23%67,2

Commento e Interpretazione dei dati

Fra i ricoverati in area medica per COVID, incluse le subintensive, si evidenzia una prevalenza degli uomini e una leggera prevalenza dei vaccinati, l’età media ponderata fra vaccinati e non rimane diversa: circa 5 anni in meno per i non vaccinati. Una annotazione può essere fatta rispetto al sesso e allo stato vaccinale, sebbene il confronto non sia del tutto appropriato, si nota che in questa classe di presenti in area medica a causa del COVID le proporzioni dei maschi e dei non vaccinati aumentano leggermente rispetto alla settimana precedente in cui non c’era la distinzione fra ricoveri per e con COVID.

I ricoverati con COVID rappresentano complessivamente il 32% dei ricoverati nei reparti COVID e fra essi i vaccinati sono nettamente prevalenti (68%).

Infatti se si contano i per COVID e i con COVID fra i vaccinati si osserva che la proporzione dei soggetti vaccinati ricoverati per altri motivi pur essendo positivi al SARS-COV-2 sale al 39%.

Per osservare le differenze rispetto alla settimana precedente, si sommano i ricoveri classificati per COVD (d’ora in poi denominati PER) e ricoveri classificati con COVID (d’ora in poi denominati CON) non differenziati. Nelle precedenti rilevazioni infatti venivano conteggiati tutti i ricoveri in area COVID a prescindere dalla motivazione del ricovero.

Nei ricoveri ordinari in area medica incluse le subintensive si registrano complessivamente sommando PER e CON sui 20 ospedali (incluso APS Trento) 2100 ricoverati. Dalla settimana precedente i ricoveri sono aumentati del 7%. Tale aumento fa registrare un rallentamento nella crescita dei ricoveri rispetto a quanto evidenziato la settimana scorsa.

La crescita riguarda esclusivamente i soggetti vaccinati mentre i non vaccinati rimangono stabili. La proporzione dei vaccinati fra i ricoverati in area medica supera quella dei non vaccinati, tuttavia occorre distinguere sempre fra CON e PER per avere un’idea più reale dell’impatto.

C’è la conferma di questo trend non molto netto ma stabile nel tempo. Le infezioni ampiamente circolanti al momento incontrano più facilmente, come è logico, la massa di vaccinati molto più estesa rispetto ai non vaccinati ed è normale che i più suscettibili fra i primi (vedi la differenza di età con i non vaccinati e il gran numero di comorbidità) possano ammalarsi ed anche essere ricoverati ma con sindromi non gravissime. Ne sono anche testimonianza le prevalenze diverse fra vaccinati e non rilevate fra i PER e fra i CON.

Per quanto riguarda i ricoverati in terapia intensiva si distinguono anche qui i ricoverati per COVID dai ricoverati con COVID.

Anche per le terapie intensive la crescita dei ricoverati nei 20 ospedali è limitata (8%).

Ancora più netto è qui il divario fra vaccinati e non fra i PER (65% non vaccinati) e i CON (23% non vaccinati).

Anche in terapia intensiva l’aumento settimanale è tutto a carico dei vaccinati ma è implicito che una parte di questo aumento è dovuto ai soggetti ricoverati per motivi diversi dal COVID.

Prende consistenza l’ipotesi profilata la scorsa settimana che della gran massa dei vaccinati una parte di soggetti particolarmente suscettibili contraggono l’infezione si ammalano e possono essere ricoverati, ma il numero di coloro che ha problemi molto gravi e finisce in rianimazione è molto basso. Molti dei soggetti vaccinati (82% in area medica e 73% in terapia intensiva) presentano altre patologie concomitanti. Tale proporzione è sistematicamente più bassa fra i non vaccinati.

Permane la differenza di età media fra vaccinati e non, che non mostra particolari mutamenti rispetto alla settimana precedente.

Quanto alle caratteristiche dei vaccinati in terapia intensiva si conferma il maggior numero dei vaccinati da oltre 120 giorni, anche se un certo numero di pazienti si è ammalato in un lasso di tempo inferiore rispetto all’ultima vaccinazione. Questo gruppo di soggetti andrebbe studiato meglio per capirne le caratteristiche, come anche per la quota pur molto scarsa dei ricoverati con terza dose.

Quanto all’età colpisce ancora la presenza di soggetti molto giovani fra i ricoverati in terapia intensiva non vaccinati (vedi range), mentre fra i vaccinati ci sono solo ultra quarantenni.

C) Ricoveri pediatrici – 7 ospedali

Anche per i ricoveri pediatrici si sono distinti i pazienti ricoverati per COVID e con COVID sia in reparti ordinari che in terapia intensiva.

Complessivamente Sono 153 i pazienti sotto i 18 anni ricoverati per o con COVID-19 di cui 10 in terapia intensiva, e tre pazienti con MIS-C.

Nei reparti ordinari i ricoverati PER sono 93 bambini il 40% femmine il 60% maschi. Il 60% è nella classe di età 0-4 anni e di questi la metà ha meno di 6 mesi di vita. 23 soggetti sono nella classe 5-11 e 13 in quella 12 – 18 di cui 9 non vaccinati.

Dei 37 bambini sotto i 6 mesi, 7 avevano entrambi i genitori non vaccinati e 10 la madre non vaccinata.

33 bambini hanno comorbidità rilevanti

L’età media ponderata di questo gruppo è 4,74 anni

I bambini ricoverati CON sono 50, anche qui oltre la metà (29) nella classe 0 – 4 anni, 15 fra i 5 egli 11 anni e 6 sopra i 12 anni di cui 3 non vaccinati.

In terapia intensiva troviamo 10 bambini di cui 7 PER . Di questi 5 sono nella classe 0–4 e 2 fra 12 e 18, entrambi non vaccinati.

I bambini in terapia intensiva CON sono tutti nella classe 0 – 4 anni.

Il totale dei bambini sia PER che CON ricoverati è aumentato rispetto alla settimana precedente del 27, 5%, un aumento piuttosto contenuto.

È costante la presenza preponderante dei bambini molto piccoli (0 – 6 mesi sono il 34% del totale) di cui il 21% ha i genitori non vaccinati, cosa piuttosto rilevante in questa classe di età.

Da segnalare anche che nella classe d’età 12 – 18 anni la maggioranza dei 19 soggetti ricoverati non è vaccinata.

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