Ondate di calore. Aziende sanitarie: tutte le attività in campo per fronteggiare l’emergenza

Migliore, presidente Fiaso: “La prevenzione in questi casi è fondamentale, sul territorio sono in campo numerose attività, ma è necessaria la collaborazione dei medici di medicina generale per monitorare attivamente i pazienti più fragili”

Ambulatori mobili del 118, piani di iperafflusso nei pronto soccorso con letti aggiuntivi, numeri verdi dedicati, campagne informative attraverso i social network. Le aziende sanitarie e ospedaliere sono pronte a fronteggiare l’ondata di calore estivo in arrivo.

“In questa fase siamo principalmente alla diffusione di misure preventive ma tutte le aziende sanitarie sono impegnate per evitare che le persone più fragili, maggiormente suscettibili alle ondate di calore, come anziani, malati cronici o chi assume particolari tipologie di farmaci, possano cercare nei pronto soccorso una risposta al loro bisogno di assistenza. La prevenzione in questi casi è fondamentale, sul territorio sono in campo numerose attività, ma è necessaria la collaborazione dei medici di medicina generale per monitorare attivamente coloro che sono più soggetti a quegli scompensi cardiaci, respiratori, metabolici che possono poi portarli in ospedale”. Così il presidente della Fiaso, Giovanni Migliore, riassume il carattere delle iniziative in campo.  

Le aziende sanitarie si stanno muovendo sulla base delle linee guida del Ministero della Salute e delle Regioni con iniziative diverse ma omogenee. In Liguria per esempio l’ambulatorio mobile della Asl 3, tutti i pomeriggi da lunedì 10 luglio e fino a venerdì 15 settembre, sarà presente nel centro di Genova in piazza De Ferrari con gli specialisti per fornire informazioni e consigli utili. In Lombardia le ATS hanno attivato un piano operativo con anagrafe dei vulnerabili e programmi di interventi attivati in modo modulare, a seconda dell’intensità dell’esposizione e dell’ampiezza dei gruppi di soggetti a rischio. L’azienda Usl di Bologna promuove, insieme alla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria Metropolitana, il progetto di sostegno e-Care, che prevede periodiche telefonate ai cittadini ed eventuali interventi di assistenza a domicilio.

Ci sono, infine le campagne informative attraverso i social network o l’attivazione di numeri verdi. “È una forma di comunicazione diretta con i cittadini sperimentata con successo già durante la pandemia – conclude Migliore – La diffusione di consigli utili che tutte le aziende sanitarie stanno rilanciando con grafiche o video sui loro canali è importante perché arriva direttamente all’utente. Si tratta di raccomandazioni, spesso sottovalutate, ma utili a evitare i danni alla salute derivanti da esposizione ad elevate temperature”.

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