Report Ospedali sentinella – 11 ottobre 2022

Report rilevazione ospedalizzati per COVID del 11/10/2022

La rilevazione N. 44 sui ricoverati per COVID-19 del 11/10/2022 include 18 nosocomi generalisti e quattro pediatrici. ASO Santa Croce e Carle non ha inviato i dati.

I dati sono stati raccolti alle ore 8,00 del 11/10/2022 e sono relativi ai pazienti presenti sia nei reparti ordinari che nelle terapie intensive.

I pazienti ricoverati per COVID sono distinti dai pazienti ricoverati con COVID, con la seguente definizione operativa:

Ricoverati PER COVID = pazienti con infezione da SARS-COV-2 con segni clinici, laboratoristici e radiografici di interessamento delle basse vie aeree

Ricoverati CON COVID = pazienti con infezione accertata da SARS-COV-2, senza segni clinici, radiografici e laboratoristici di interessamento polmonare, il cui ricovero è determinato da altre patologie

Ricoverati totali adulti (età 18 e oltre) – 18 ospedali

Complessivamente i pazienti adulti ricoverati (PER COVID + CON COVID) sia in reparto ordinario che in terapia intensiva sono 588, con un aumento del 37.1% rispetto alla settimana precedente. La distribuzione è la seguente.

A1) Pazienti ricoverati PER COVID nei reparti di area medica, incluse le terapie sub intensive ed escluse le terapie intensive – 18 ospedali

Totale 193 (34,6% dei ricoverati in area COVID)

Femmine 37,8%            Maschi 62,2%

 % sul totaleEtà media pond.Comorbidità
Vaccinati82,9%74,895,0%
Non vaccinati17,1%74,681,8%

Vaccinati da più di 180 giorni 79,4%

A2) Pazienti ricoverati CON COVID nei reparti di area medica, incluse le terapie sub intensive ed escluse le terapie intensive – 18 ospedali

Totale 364 (65,4% dei ricoverati in area COVID)

Femmine 47,5% Maschi 52,5%

 % sul totaleEtà media pond.
Vaccinati85,7%75,4
Non vaccinati14,3%73,5

Vaccinati da oltre 180 giorni 77,2%

B1) Pazienti ricoverati PER COVID in terapia intensiva – 18 ospedali    

Totale 20 (64,5% dei ricoverati in area TI COVID)

Femmine 4        Maschi 16

 % sul totaleEtà media pond.Comorbidità
Vaccinati14/20 (70,0%)71,413/14
Non vaccinati6/20 (30,0%)59,76/6

Vaccinati da più di 180 giorni 100%

B2) Pazienti ricoverati CON COVID in terapia intensiva – 18 ospedali

Totale 11 (35,5% dei ricoverati in area TI COVID)

Femmine 7        Maschi 4

 % sul totaleEtà media pond.
Vaccinati10/1162,3
Non vaccinati1/11

Vaccinati da più di 180 giorni 8/10

Commento e Interpretazione dei dati

Anche questa settimana si registra un aumento complessivo dei soggetti ricoverati con infezione da SARS-COV2 (+37,1%). La parte più consistente di tale aumento riguarda i soggetti ricoverati in ordinario CON COVID ( +67,7%) mentre i PER COVID in ordinario aumentano solo del 5%.

Nelle terapie intensive si osserva un nuovo lieve aumento dei PER COVID con venti casi, tre in più della settimana passata, tuttavia i numeri permangono ridotti. I CON COVID in intensiva sono stabili.

Anche questa settimana la differenza nell’età media ponderata delle due popolazioni di vaccinati e non fra i ricoverati in ordinario è molto assottigliata. Nelle terapie intensive, invece resta una forte differenza, ma il dato non è indicativo per la scarsa numerosità.

La percentuale di donne in ordinario si abbassa ancora scendendo sotto il 40%. Nelle intensive abbiamo solo quattro donne PER COVID e sette CON COVID.

Il 17,1% dei ricoverati in ordinario non sono vaccinati, mentre nelle terapie intensive arrivano al 30%.

Vengono confermati tutti i dati sull’alta percentuale dei soggetti con comorbidità e sulla notevole proporzione di soggetti vaccinati da oltre sei mesi.

Si ribadisce il richiamo sull’attenzione alla tempistica delle vaccinazioni per i soggetti fragili. Anche la sia pur leggera minor proporzione di vaccinati da oltre 180 giorni fra i soggetti CON COVID rispetto ai PER COVID suggerisce l’importanza della tempistica della vaccinazione per la protezione dalle forme di maggior impegno.

Le indicazioni principali dell’attuale rilevazione possono essere così sintetizzate.

  1. I ricoveri per infezione da SARS COV-2 questa settimana fanno registrare un nuovo aumento. La dinamica epidemica va però analizzata. Gli aumenti maggiori riguardano le persone CON COVID a testimonianza della intensificazione della circolazione del virus da qualche settimana, come peraltro registrato dagli appositi sistemi di sorveglianza. L’aumento dei casi PER COVID è molto più contenuto, si direbbe in frenata rispetto all’importante incremento registrato con la scorsa rilevazione. Nelle prossime settimane si chiarirà l’andamento al momento poco interpretabile. Se questi dati, confortati anche da quelli delle età pediatriche, verranno confermati nelle prossime rilevazioni, si può intravedere la possibilità di una epidemia persistente, ma di forme meno severe.
  2. Il numero dei ricoverati nelle terapie intensive aumenta leggermente anche se resta limitato.
  3. Nelle classi di età pediatriche osserviamo una riduzione piuttosto netta soprattutto a carico dei PER COVID. Non sembra ci sia al momento un impatto della riapertura delle scuole.
  4. Le proporzioni di non vaccinati questa settimana continuano ad essere alte nelle terapie intensive (30%). In ordinario i non vaccinati sono vicini al 20%.
  5. Il dato sull’alto numero di ricoverati vaccinati da oltre 180 giorni continua a testimoniare lo scarso ricorso alla quarta dose. Per le persone fragili questo rappresenta un problema grave.

Non cambiano i punti principali già indicati nei precedenti report che sono:

  1.  Il minor burden a carico della popolazione femminile, e in particolare la costante differenza di proporzioni nelle intensive, depone per una minore suscettibilità delle donne verso le forme gravi, almeno nelle classi di età adulte.
  2. L’altissimo numero di comorbidi detta indicazioni molto precise: a) necessità di un’adeguata copertura vaccinale per i soggetti fragili, con la giusta tempistica, ivi inclusa la somministrazione della quarta dose e il recupero dei non vaccinati con fragilità b) necessità di predisporre interventi di prevenzione primaria per le persone con comorbidità che, pur se coperte da dosi adeguate di vaccino, possono andare incontro a quadri di COVID gravi.
  3. I dati attuali confermano che la protezione vaccinale è rispettivamente crescente verso: l’infezione, l’ospedalizzazione, la terapia intensiva, anche nei confronti delle nuove varianti. Le differenze rilevate fra vaccinati e non nei vari setting assistenziali lo dimostrano con chiarezza.
  4. L’età dei ricoverati è mediamente più alta fra i vaccinati.

C) Ricoveri pediatrici – 7 ospedali

Complessivamente sono 16 i pazienti sotto i 18 anni ricoverati PER o CON COVID fra cui un caso ricoverato in terapia intensiva CON COVID. C’è una diminuzione marcata dei casi (- 10 pari al 38,5%).

I PER COVID in ordinario sono 8, la metà della settimana passata. Le femmine sono quattro. Nella classe 0-4 anni ci sono cinque ricoverati di cui tre sotto i sei mesi. Inoltre ci sono due bambini della classe 5-11 e un ragazzo fra i 12 e i 18 anni non vaccinato.

Un ricoverato presenta comorbidità rilevanti.

Non sono riportati casi di MIS-C.

I ricoverati pediatrici CON COVID sono sette, due in meno della settimana scorsa. Due sono nella classe 0-4, nessuno con meno di sei mesi, troviamo poi due bambini nella classe 5-11 e tre ragazzi fra i 12 e 18 anni, nessuno dei quali risulta vaccinato.

Anche questa settimana in terapia intensiva troviamo un ricoverato CON COVID della classe 5-11 anni.

Questa rilevazione mostra una riduzione dei casi più marcata fra i PER COVID. In intensiva troviamo un caso CON COVID e nessuno PER COVID.

Questo articolo è stato pubblicato in Ospedali sentinella e taggato , , , , .