Report Ospedali sentinella – 22 febbraio 2023

Report rilevazione ospedalizzati per COVID del 21/2/2023

La rilevazione N. 60 sui ricoverati per COVID-19 del 21/2/2023 include 17 nosocomi generalisti e quattro pediatrici. AOU Pisana non ha inviato i dati.

I dati sono stati raccolti alle ore 8,00 del 21/2/2023 e sono relativi ai pazienti presenti sia nei reparti ordinari che nelle terapie intensive.

I pazienti ricoverati per COVID sono distinti dai pazienti ricoverati con COVID, con la seguente definizione operativa:

Ricoverati PER COVID = pazienti con infezione da SARS-COV-2 con segni clinici, laboratoristici e radiografici di interessamento delle basse vie aeree

Ricoverati CON COVID = pazienti con infezione accertata da SARS-COV-2, senza segni clinici, radiografici e laboratoristici di interessamento polmonare, il cui ricovero è determinato da altre patologie

Ricoverati totali adulti (età 18 e oltre) – 17 ospedali

Complessivamente i pazienti adulti ricoverati (PER COVID + CON COVID) sia in reparto ordinario che in terapia intensiva sono 293, aumentati del 2,4% rispetto alla settimana precedente. La distribuzione è la seguente.

A1) Pazienti ricoverati PER COVID nei reparti di area medica, incluse le terapie sub intensive ed escluse le terapie intensive – 17 ospedali

Totale 107 (38,5% dei ricoverati in area COVID)

Femmine 37,4%            Maschi 62,6%

 % sul totaleEtà media pond.Comorbidità
Vaccinati83,2%74,994,4%
Non vaccinati16,8%72,177,8%

Vaccinati da più di 180 giorni 82,0%  

A2) Pazienti ricoverati CON COVID nei reparti di area medica, incluse le terapie sub intensive ed escluse le terapie intensive – 17 ospedali

Totale 171 (61,5% dei ricoverati in area COVID)

Femmine 50,9% Maschi 49,1%

 % sul totaleEtà media pond.
Vaccinati76,6%76,3
Non vaccinati23,4%72,3

Vaccinati da oltre 180 giorni 81,7%

B1) Pazienti ricoverati PER COVID in terapia intensiva – 17 ospedali    

Totale 8 (53,3% dei ricoverati in area TI COVID)

Femmine 4        Maschi 4

 % sul totaleEtà media pond.Comorbidità
Vaccinati6/868,76/6
Non vaccinati2/871,02/2

Vaccinati da più di 180 giorni 6/6

B2) Pazienti ricoverati CON COVID in terapia intensiva – 17 ospedali

Totale 7 (46,7% dei ricoverati in area TI COVID)

Femmine 3 Maschi 4

 % sul totaleEtà media pond.
Vaccinati7/767,6
Non vaccinati0

Vaccinati da più di 180 giorni 6/7

Commento e Interpretazione dei dati

Un aumento molto lieve dei ricoverati caratterizza questa settimana. Il totale degli adulti con infezione da SARS COV-2 cresce di poco (+2,4%). Dopo la netta diminuzione dei ricoverati in ordinario PER COVID della settimana passata, notiamo un loro recupero (+18,9%), mentre i CON COVID tendono ancora al ribasso (-4,5%). I ricoverati PER COVID continuano comunque a costituire una minoranza dei ricoverati in ordinario con infezione da SARS COV-2 (38,5%).

In intensiva osserviamo l’esatto inverso rispetto all’ordinario, c’era stata una ripresa dei PER COVID nella settimana scorsa mentre ora osserviamo un piccolo calo (due pazienti in meno). I CON COVID sono stabili, facendo registrare lo stesso numero della precedente rilevazione.

La proporzione dei non vaccinati fra i ricoverati in ordinario alla rilevazione odierna sale un poco (16,8%) nelle intensive abbiamo 2 non vaccinati PER COVID su 8 ricoverati.

In non vaccinati fra i ricoverati PER COVID in ordinario sono in media di oltre due anni più giovani. Nelle intensive invece l’età media dei vaccinati resta più bassa dei non vaccinati, ma con tutti i limiti di queste osservazioni su numeri così ridotti.

La percentuale di donne in ordinario si colloca intorno al 37%, nelle intensive troviamo quattro donne e quattro uomini.

L’alta percentuale dei soggetti con comorbidità si conferma, nelle intensive siamo di nuovo al 100% sia fra i vaccinati che fra i non vaccinati.

La proporzione dei soggetti vaccinati da oltre sei mesi fra i PER COVID si colloca oltre l’80% in tutti i setting ed è il 100% fra i ricoverati PER COVID in intensiva.

Le indicazioni principali dell’attuale rilevazione possono essere così sintetizzate.

  1. La discesa del numero dei ricoverati con infezione da SARS COV-2 questa settimana si interrompe, con una leggera oscillazione in alto esclusivamente a carico dei PER COVID. I numeri tuttavia restano molto bassi, esiste una coda dell’epidemia che va ancora seguita per osservare eventuali cambiamenti del trend. In particolare va osservato l’andamento dei PER COVID che fanno registrare un aumento abbastanza evidente questa settimana, va valutato se si tratta di un’oscillazione casuale o di altro.  La stabilità sostanziale per il resto dei ricoverati dipende dalla suscettibilità ancora marcata delle persone fragili con comorbidità non vaccinate o vaccinate da troppo tempo. La situazione nelle intensive è paradigmatica, ci sono solo soggetti comorbidi non vaccinati o vaccinati da oltre sei mesi.
  2. Vale quindi ancora l’indicazione di non trascurare le corrette tempistiche vaccinali specie per le persone affette da altre patologie che sono, come dimostrano i dati, il bersaglio di gran lunga più esposto a conseguenze gravi dell’infezione. Occorre ricordare inoltre che i soggetti anziani e soprattutto quelli con patologie importanti in corso vanno protetti con misure di prevenzione primaria anche se vaccinati.
  3. Ci conforta l’andamento nelle classi di età pediatriche, in cui si dimezzano i pazienti, nessuno dei quali è in terapia intensiva.

Non cambiano i punti principali già indicati nei precedenti report che sono:

  1.  Il minor burden a carico della popolazione femminile, e in particolare la costante differenza di proporzioni nelle intensive, depone per una minore suscettibilità delle donne verso le forme gravi, almeno nelle classi di età adulte.
  2. L’altissimo numero di comorbidi detta indicazioni molto precise: a) necessità di un’adeguata copertura vaccinale per i soggetti fragili, con la giusta tempistica, ivi inclusa la somministrazione della quarta dose e il recupero dei non vaccinati con fragilità b) necessità di predisporre interventi di prevenzione primaria per le persone con comorbidità che, pur se coperte da dosi adeguate di vaccino, possono andare incontro a quadri di COVID gravi.
  3. I dati attuali confermano che la protezione vaccinale è rispettivamente crescente verso: l’infezione, l’ospedalizzazione, la terapia intensiva, anche nei confronti delle nuove varianti. Le differenze rilevate fra vaccinati e non nei vari setting assistenziali lo dimostrano con chiarezza.
  4. L’età dei ricoverati è mediamente più alta fra i vaccinati.

C) Ricoveri pediatrici – 7 ospedali

Complessivamente sono 5 i pazienti sotto i 18 anni ricoverati PER o CON COVID, la metà della scorsa rilevazione, non sono segnalati soggetti con MIS-C.

I PER COVID in ordinario sono quattro, come la settimana passata. Due femmine e due maschi. Tre bambini sono della classe 0-4 anni, di cui due sotto i sei mesi. Un ricoverato è della classe 5-11.

Nessuno dei ricoverati presenta comorbidità rilevanti.

Non sono riportati casi di MIS-C.

C’è un solo ricoverato CON COVID fra i 12 e i 18 anni.

Zero ricoverati in intensiva.

Anche questa settimana osserviamo casi molto ridotti e stabili.

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