Report Ospedali sentinella – 22 novembre 2022

Report rilevazione ospedalizzati per COVID del 22/11/2022

La rilevazione N. 48 sui ricoverati per COVID-19 del 22/11/2022 include 17 nosocomi generalisti e quattro pediatrici. La ASM di Matera non ha inviato i dati.

I dati sono stati raccolti alle ore 8,00 del 22/11/2022 e sono relativi ai pazienti presenti sia nei reparti ordinari che nelle terapie intensive.

I pazienti ricoverati per COVID sono distinti dai pazienti ricoverati con COVID, con la seguente definizione operativa:

Ricoverati PER COVID = pazienti con infezione da SARS-COV-2 con segni clinici, laboratoristici e radiografici di interessamento delle basse vie aeree

Ricoverati CON COVID = pazienti con infezione accertata da SARS-COV-2, senza segni clinici, radiografici e laboratoristici di interessamento polmonare, il cui ricovero è determinato da altre patologie.

Ricoverati totali adulti (età 18 e oltre) – 17 ospedali

Complessivamente i pazienti adulti ricoverati (PER COVID + CON COVID) sia in reparto ordinario che in terapia intensiva sono 627, aumentati del 24,2% rispetto alla settimana precedente. La distribuzione è la seguente.

A1) Pazienti ricoverati PER COVID nei reparti di area medica, incluse le terapie sub intensive ed escluse le terapie intensive – 17 ospedali

Totale 208 (35% dei ricoverati in area COVID)

Femmine 38,9%            Maschi 61,1%

 % sul totaleEtà media pond.Comorbidità
Vaccinati75,5%76,786,6%
Non vaccinati24,5%72,684,3%

Vaccinati da più di 180 giorni 80,2%

A2) Pazienti ricoverati CON COVID nei reparti di area medica, incluse le terapie sub intensive ed escluse le terapie intensive – 17 ospedali

Totale 387 (65% dei ricoverati in area COVID)

Femmine 49,3% Maschi 50,7%

 % sul totaleEtà media pond.
Vaccinati85,3%76,5
Non vaccinati14,7%72,9

Vaccinati da oltre 180 giorni 75,4%

B1) Pazienti ricoverati PER COVID in terapia intensiva – 17 ospedali    

Totale 18 (56,3% dei ricoverati in area TI COVID)

Femmine 8        Maschi 10

 % sul totaleEtà media pond.Comorbidità
Vaccinati14/18 (77,8%)69,513/14
Non vaccinati4/18 (22,2%)58,03/4

Vaccinati da più di 180 giorni 12/14

B2) Pazienti ricoverati CON COVID in terapia intensiva – 17 ospedali

Totale 14 (43,7% dei ricoverati in area TI COVID)

Femmine 5        Maschi 9

 % sul totaleEtà media pond.
Vaccinati11/1474,7
Non vaccinati3/1474,3

Vaccinati da più di 180 giorni 10/11

Commento e Interpretazione dei dati

I ricoverati con infezione da SARS-COV2 questa settimana fanno registrare un sensibile aumento (+24,2%) rispetto alla settimana scorsa. In ordinario l’aumento dei PER COVID è più contenuto (+14,3%) e sostanzialmente recupera il calo fatto registrare la settimana passata. I CON COVID crescono di più (+26,8%) e rappresentano il 65% dei ricoverati in ordinario in area COVID.

Nelle terapie intensive si osserva altresì un aumento, anche se i casi restano in numero limitato. Troviamo sei ricoverati in più fra i PER COVID e otto in più fra i CON COVID.

Le età medie ponderate delle due popolazioni di vaccinati e non fra i ricoverati in ordinario sia PER COVID che CON COVID ritornano a scostarsi di circa 4 anni. Come di consueto non sono indicative le differenze di età nelle intensive. In questi reparti, a differenza della settimana passata in cui si registrava un’età molto avanzata dei non vaccinati, i dati di oggi mostrano una media decisamente più giovane sia fra i vaccinati che fra i non vaccinati.

La percentuale di donne in ordinario permane intorno al 38%. Nelle intensive le ricoverate PER COVID sono in minoranza ma aumentano rispetto alle settimane precedenti.

La proporzione dei ricoverati in ordinario non vaccinati raggiunge di nuovo circa il 25%. Nelle terapie intensive troviamo quattro non vaccinati su diciotto ricoverati PER COVID.

Si conferma l’alta percentuale dei soggetti con comorbidità, mentre la percentuale dei soggetti vaccinati da oltre sei mesi che la settimana passata si era ridotta, torna a superare l’80% dei ricoverati PER COVID.

Le indicazioni principali dell’attuale rilevazione possono essere così sintetizzate.

  1. I ricoveri per infezione da SARS COV-2 negli adulti sono in aumento. Riguardo ai PER COVID si può affermare che la crescita è piuttosto contenuta, mentre i CON COVID sembrano seguire un trend in aumento più consistente.  Questa diversa crescita probabilmente è dovuta a una maggiore circolazione del virus che però sta causando quadri patologici di minore gravità. Nelle intensive permane un basso livello di occupazione con un numero di ricoverati che si può considerare piuttosto stabile. Si può infatti ipotizzare che l’aumento di pochi casi registrato faccia parte delle abituali oscillazioni osservate tutte le settimane in questi reparti con lo scostamento di pochi casi di settimana in settimana, spesso invertendo il segno. Tuttavia leggendo i dati odierni in parallelo con quelli dei ricoverati in ordinario, una certa tendenza all’aumento sembra esserci. Le rilevazioni delle prossime settimane chiariranno meglio il trend che questa settimana appare invertito rispetto al recente passato.
  2. Le proporzioni di non vaccinati in ordinario si mantengono intorno al 25%. Nelle intensive i numeri sono molto bassi e non si possono trarre conclusioni rispetto alla frequenza di soggetti non vaccinati in tali reparti.
  3. La proporzione dei ricoverati vaccinati da oltre 180 giorni torna a salire e testimonia lo scarso ricorso alla quarta dose. Questo rappresenta un problema per i soggetti con comorbidità, come dimostra la loro massiccia presenza fra i ricoverati. La non corretta tempistica delle vaccinazioni sembra un importante determinante dei ricoveri.
  4. Anche nelle classi di età pediatriche si osserva una tendenza all’aumento dei casi soprattutto riferito ai PER COVID, di questi però nessuno è in terapia intensiva.

Non cambiano i punti principali già indicati nei precedenti report che sono:

  1.  Il minor burden a carico della popolazione femminile, e in particolare la costante differenza di proporzioni nelle intensive, depone per una minore suscettibilità delle donne verso le forme gravi, almeno nelle classi di età adulte.
  2. L’altissimo numero di comorbidi detta indicazioni molto precise: a) necessità di un’adeguata copertura vaccinale per i soggetti fragili, con la giusta tempistica, ivi inclusa la somministrazione della quarta dose e il recupero dei non vaccinati con fragilità b) necessità di predisporre interventi di prevenzione primaria per le persone con comorbidità che, pur se coperte da dosi adeguate di vaccino, possono andare incontro a quadri di COVID gravi.
  3. I dati attuali confermano che la protezione vaccinale è rispettivamente crescente verso: l’infezione, l’ospedalizzazione, la terapia intensiva, anche nei confronti delle nuove varianti. Le differenze rilevate fra vaccinati e non nei vari setting assistenziali lo dimostrano con chiarezza.
  4. L’età dei ricoverati è mediamente più alta fra i vaccinati.

C) Ricoveri pediatrici – 7 ospedali

Complessivamente sono 27 i pazienti sotto i 18 anni ricoverati PER o CON COVID, incluso un caso in terapia intensiva CON COVID. Nessun caso di MIS-C è stato riportato. C’è un aumento di 10 casi rispetto alla settimana precedente. Il numero dei ricoverati, tuttavia permane limitato.

I PER COVID in ordinario sono quindici, sette in più della settimana passata. Le femmine sono nove. Nella classe 0-4 anni ci sono dodici ricoverati di cui sei sotto i sei mesi. Inoltre ci sono due bambini della classe 5-11 e uno fra i 12 e i 18 anni non vaccinato.

Cinque dei ricoverati presentano comorbidità rilevanti.

Non sono riportati casi di MIS-C.

I ricoverati pediatrici CON COVID sono undici, tre in più della settimana precedente. Sette sono nella classe 0-4, cinque dei quali con meno di sei mesi, troviamo poi tre soggetti nella classe 5-11 e uno fra i 12 e 18 anni.

Nessun caso PER COVID è ricoverato in terapia intensiva, reparto in cui troviamo invece un soggetto CON COVID di meno di sei mesi di età.

Questa rilevazione mostra un certo aumento dei ricoverati in età pediatrica, soprattutto riferito ai casi PER COVID e concentrato nella classe di età 0-4 anni.

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