Report Ospedali sentinella – 24 gennaio 2022

Report rilevazione ospedalizzati per COVID del 24/1/2023

La rilevazione N. 57 sui ricoverati per COVID-19 del 24/1/2023 include 18 nosocomi generalisti e quattro pediatrici.

I dati sono stati raccolti alle ore 8,00 del 24/1/2023 e sono relativi ai pazienti presenti sia nei reparti ordinari che nelle terapie intensive.

I pazienti ricoverati per COVID sono distinti dai pazienti ricoverati con COVID, con la seguente definizione operativa:

Ricoverati PER COVID = pazienti con infezione da SARS-COV-2 con segni clinici, laboratoristici e radiografici di interessamento delle basse vie aeree

Ricoverati CON COVID = pazienti con infezione accertata da SARS-COV-2, senza segni clinici, radiografici e laboratoristici di interessamento polmonare, il cui ricovero è determinato da altre patologie.

Ricoverati totali adulti (età 18 e oltre) – 18 ospedali

Complessivamente i pazienti adulti ricoverati (PER COVID + CON COVID) sia in reparto ordinario che in terapia intensiva sono 440, diminuiti del 17,8% rispetto alla settimana precedente. La distribuzione è la seguente.

A1) Pazienti ricoverati PER COVID nei reparti di area medica, incluse le terapie sub intensive ed escluse le terapie intensive – 18 ospedali

Totale 162 (39,1% dei ricoverati in area COVID)

Femmine 44,4%            Maschi 55,6%

 % sul totaleEtà media pond.Comorbidità
Vaccinati79,6%77,892,2%
Non vaccinati20,4%70,781,8%

Vaccinati da più di 180 giorni 72,1%  

A2) Pazienti ricoverati CON COVID nei reparti di area medica, incluse le terapie sub intensive ed escluse le terapie intensive – 18 ospedali

Totale 252 (60,9% dei ricoverati in area COVID)

Femmine 46,8% Maschi 53,2%

 % sul totaleEtà media pond.
Vaccinati82,5%76,8
Non vaccinati17,5%72,1

Vaccinati da oltre 180 giorni 68,7%

B1) Pazienti ricoverati PER COVID in terapia intensiva – 18 ospedali    

Totale 19 (73,1% dei ricoverati in area TI COVID)

Femmine 4        Maschi 15

 % sul totaleEtà media pond.Comorbidità
Vaccinati13/19 (68,4%)72,011/13
Non vaccinati4/19  (31,6%)59,83/6

Vaccinati da più di 180 giorni 13/13

B2) Pazienti ricoverati CON COVID in terapia intensiva – 18 ospedali

Totale 7 (26,9% dei ricoverati in area TI COVID)

Femmine 0 Maschi 7

 % sul totaleEtà media pond.
Vaccinati5/769,6
Non vaccinati2/752,0

Vaccinati da più di 180 giorni 3/5

Commento e Interpretazione dei dati

Il totale dei ricoverati per infezione da SARS COV-2 questa settimana fa registrare una nuova decrescita di entità sovrapponibile a quella osservata la settimana precedente (-17,8%). Per i ricoverati in ordinario PER COVID la diminuzione è del 14,3%, mentre per i CON COVID è del 21%. È in leggera risalita la proporzione dei ricoverati PER COVID rispetto ai CON COVID (+2%).

I ricoverati PER COVID in intensiva, dopo il netto calo della settimana scorsa, diminuiscono di una sola unità mentre i CON COVID sono pochissimi ma stabili (7 pazienti).

Le età medie ponderate delle due popolazioni di vaccinati e non fra i ricoverati PER COVID in ordinario tornano ad allontanarsi piuttosto nettamente (sette anni di media in meno dei non vaccinati). Nei CON COVID la differenza delle le età medie è in linea con il passato (quattro anni in meno dei non vaccinati). Fra i ricoverati in intensiva troviamo un’età media molto maggiore dei vaccinati, e un’età particolarmente bassa dei non vaccinati, sia nei PER che nei CON COVID.

La percentuale di donne in ordinario risale al 44% ma nelle intensive troviamo appena quattro donne PER COVID e nessuna CON COVID.

La proporzione dei ricoveri dei non vaccinati fra i ricoverati in ordinario alla rilevazione odierna torna a superare il 20%, più alta delle ultime due rilevazioni, ed anche nelle intensive ha valori molto alti, oltre il 30%.

Si segnala, come sempre, l’alta percentuale dei soggetti con comorbidità specie nelle intensive. La proporzione dei soggetti vaccinati da oltre sei mesi fra i PER COVID scende ulteriormente al 72% in ordinario, è stabile (5/7) nelle intensive).

Le indicazioni principali dell’attuale rilevazione possono essere così sintetizzate.

  1. I dati delle ultime settimane indicano in modo chiaro una frenata dell’epidemia. È una tendenza abbastanza rassicurante verificandosi in un periodo invernale, con precauzioni allentate e con le scuole aperte. Tuttavia, poiché le pandemie non hanno confini, andamenti dissimili in altre parti del mondo inducono alla prudenza. I ricoveri CON COVID tornano a scendere di più dei PER COVID, ma è probabile che la discesa anche dei PER COVID continui pur con andamenti non lineari.
  2. Il fenomeno più preoccupante di questa settimana è il rialzo della percentuale di non vaccinati sia in ordinario che in intensiva, insieme alla bassa età media ponderata di tali pazienti. Mentre prima la raccomandazione a vaccinarsi era rivolta soprattutto ai pazienti più anziani, il dato odierno suggerisce di estendere tale raccomandazione a tutte le età, naturalmente in particolar modo se affetti da altre patologie. La crescente copertura vaccinale continua a tenere ridotta la proporzione dei ricoveri dei vaccinati rispetto ai non vaccinati, il fenomeno è evidente ormai da settimane nelle terapie intensive. La non corretta tempistica delle vaccinazioni resta un importante determinante dei ricoveri. Tuttavia la lenta, ma progressiva decrescita dei vaccinati da oltre 180 giorni fra i ricoverati si può leggere da una parte come il segnale positivo della diminuzione dei soggetti che trascurano la corretta tempistica della vaccinazione, ma dall’altro come il segnale negativo costituito dal 18% di ricoverati vaccinati nei tempi corretti. Questo indica in modo chiaro che le persone molto anziane o pluripatologiche possono avere sistemi immunitari compromessi, quindi oltre al vaccino devono essere protette da misure di prevenzione primaria. L’indicazione sostenuta dai dati più recenti della rilevazione di FIASO è questa: occorre vaccinare regolarmente e con i tempi giusti i soggetti anziani e in modo assoluto quelli con patologie importanti in corso, questi ultimi vanno inoltre protetti con misure di prevenzione primaria anche se vaccinati.
  3. Si registra stabilmente un’età media più bassa nelle terapie intensive rispetto ai ricoverati in ordinario. Le cause possono essere molteplici, comunque è un dato da approfondire.
  4. Anche le classi di età pediatriche fanno registrare una moderata discesa.  Continua l’assenza di casi nelle intensive. Da notare questa settimana che nessun ragazzo fra i 12 e i 18 anni è stato ricoverato. I ricoveri riguardano i bambini molto piccoli, sprovvisti di qualsiasi tipo di protezione, quindi oggettivamente più suscettibili e verso cui sono più frequenti atteggiamenti di prudenza

Non cambiano i punti principali già indicati nei precedenti report che sono:

  1.  Il minor burden a carico della popolazione femminile, e in particolare la costante differenza di proporzioni nelle intensive, depone per una minore suscettibilità delle donne verso le forme gravi, almeno nelle classi di età adulte.
  2. L’altissimo numero di comorbidi detta indicazioni molto precise: a) necessità di un’adeguata copertura vaccinale per i soggetti fragili, con la giusta tempistica, ivi inclusa la somministrazione della quarta dose e il recupero dei non vaccinati con fragilità b) necessità di predisporre interventi di prevenzione primaria per le persone con comorbidità che, pur se coperte da dosi adeguate di vaccino, possono andare incontro a quadri di COVID gravi.
  3. I dati attuali confermano che la protezione vaccinale è rispettivamente crescente verso: l’infezione, l’ospedalizzazione, la terapia intensiva, anche nei confronti delle nuove varianti. Le differenze rilevate fra vaccinati e non nei vari setting assistenziali lo dimostrano con chiarezza.
  4. L’età dei ricoverati è mediamente più alta fra i vaccinati.

C) Ricoveri pediatrici – 7 ospedali

Complessivamente sono 11 i pazienti sotto i 18 anni ricoverati PER o CON COVID, nessuno è ricoverato in intensiva e non sono segnalati soggetti con MIS-C. Ci sono tre ricoverati in meno della scorsa rilevazione.  

I PER COVID in ordinario sono otto, quattro in meno rispetto alla settimana passata. Tre femmine. Sette bambini sono della classe 0-4 anni di cui cinque sotto i sei mesi, uno nella classe 5-11 anni, nessuno della classe 12-18.

Due dei ricoverati presentano comorbidità rilevanti.

Non sono riportati casi di MIS-C.

I ricoverati pediatrici CON COVID sono tre, uno in più della settimana precedente. Uno è fra 0 e 4 anni, e due fra i 5 e gli 11 anni.

Non si segnalano casi in terapia intensiva né PER COVID né CON COVID.

Questa rilevazione mostra una diminuzione dei casi PER COVID, restano sempre i bambini di più giovane età ad essere ricoverati.

Questo articolo è stato pubblicato in Ospedali sentinella e taggato , , , , .