Report Ospedali sentinella – 24 maggio 2022

Report rilevazione ospedalizzati per COVID del 24/5/2022

La rilevazione N. 28 sui ricoverati per COVID-19 del 24/5/2022 include 19 nosocomi generalisti e quattro pediatrici.

Al focus sulle partorienti hanno contribuito 8 nosocomi.

I dati sono stati raccolti alle ore 8,00 del 24/5/2022 e sono relativi ai pazienti presenti sia nei reparti ordinari che nelle terapie intensive.

I pazienti ricoverati per COVID sono distinti dai pazienti ricoverati con COVID, con la seguente definizione operativa:

Ricoverati PER COVID = pazienti con infezione da SARS-COV-2 con segni clinici, laboratoristici e radiografici di interessamento delle basse vie aeree

Ricoverati CON COVID = pazienti con infezione accertata da SARS-COV-2, senza segni clinici, radiografici e laboratoristici di interessamento polmonare, il cui ricovero è determinato da altre patologie

Ricoverati totali adulti (età 18 e oltre) – 19 ospedali

Complessivamente i pazienti adulti ricoverati (PER COVID + CON COVID) sia in reparto ordinario che in terapia intensiva sono 695 con una riduzione del 16% rispetto alla settimana precedente. La distribuzione è la seguente.

A1) Pazienti ricoverati PER COVID nei reparti di area medica, incluse le terapie sub intensive ed escluse le terapie intensive – 19 ospedali

Totale 304 (45,3% dei ricoverati in area COVID)

Femmine 43.7%            Maschi 56,3%

Range di età 21 – 99 anni

 % sul totaleEtà media pond.Comorbidità
Vaccinati78,9%76,194,6%
Non vaccinati21,1%73,587,5%

Vaccinati da meno di 120 giorni 46,2%

Vaccinati da 120 giorni e oltre 53,8%

A2) Pazienti ricoverati CON COVID nei reparti di area medica, incluse le terapie sub intensive ed escluse le terapie intensive – 19 ospedali

Totale 367 (54,7% dei ricoverati in area COVID)

Femmine 49,9% Maschi 50,1%

 % sul totaleEtà media pond.
Vaccinati82,6%77,1
Non vaccinati17,4%71,6

B1) Pazienti ricoverati PER COVID in terapia intensiva – 19 ospedali    

Totale 15 (62,5% dei ricoverati in area TI COVID)

Femmine 26,7%            Maschi 73,3%

 % sul totaleEtà media pond.ComorbiditàRange età
Vaccinati80%70,283,3%55 – 85
Non vaccinati20%76,3100%74 – 79

Vaccinati da meno di 120 giorni 1 paziente

Vaccinati da 120 giorni e oltre 11 pazienti

Vaccinati con tre dosi 7

B2) Pazienti ricoverati CON COVID in terapia intensiva – 19 ospedali

Totale 9 (37,5% dei ricoverati in area TI COVID)

Femmine 33,3%            Maschi 76,7%

 % totaleEtà media pond.
Vaccinati88,9%70,5
Non vaccinati11,1%68

25% con ciclo vaccinale completato da meno di 120 giorni

Terza dose di vaccino 7 soggetti

Commento e Interpretazione dei dati

Continua, intensificandosi, il miglioramento osservato nelle settimane passate. La rilevazione attuale evidenzia un ulteriore calo dei casi totali (-16%). In ordinario si registra un calo del 10,3% dei ricoverati PER COVID e del 17% dei CON COVID.

Nelle terapie intensive in totale i ricoveri scendono del 47,8%, fra i ricoveri PER COVID la discesa è del 40%, mentre fra i CON COVID arriva al 57,1%.  

La percentuale di donne ricoverate in ordinario PER COVID permane intorno al 40% mentre fra i CON COVID aumenta fino a raggiungere la quota degli uomini.

La percentuale dei vaccinati con ciclo completo permane alta in ordinario, sfiorando l’80% fra i PER COVID)

Le comorbidità si confermano in valori altissimi sia in ordinario che nelle intensive sia fra i vaccinati che fra i non vaccinati.

I pazienti in ordinario CON COVID si riducono più dei PER COVID, ma la loro prevalenza rispetto a questi ultimi rimane più ampia (54,7%). La quota dei vaccinati è dell’82,6% in questo gruppo.

In Terapia intensiva troviamo un netto calo dei PER COVID e ancor più netto dei CON COVID.

La quota di donne torna ad abbassarsi e costituisce il 26,7% nei PER COVID in intensiva, mentre cresce leggermente fra i CON COVID (33,3%).

La proporzione dei vaccinati è intorno all’80% fra i PER COVID e resta molto alta fra i CON COVID (88,9%).

La differenza età fra vaccinati e non vaccinati ricalca quella storica in ordinario, ma non in nelle intensive, tuttavia la scarsa numerosità dei pazienti può comportare sbalzi di significato casuale.

Le indicazioni principali dell’attuale rilevazione possono essere così sintetizzate.

  • Si è decisamente in una fase di riduzione dell’impatto del COVID. Il fenomeno di una discesa più rapida fra i CON COVID già osservata la settimana passata, avvalora l’interpretazione secondo la quale l’infezione sta circolando di meno, provocando il rapido calo dei CON COVID in ordinario e in intensiva, e una minore velocità di riduzione nei PER COVID in quanto persistono casi complessi che ne frenano il trend in discesa.
  • Nelle classi di età pediatriche il calo generale è sostenuto questa settimana dai PER COVID mentre i CON COVID fanno registrare un’oscillazione casuale dei casi. Nessun bambino è in terapia intensiva PER o CON COVID.
  • Rimane alta la proporzione di vaccinati fra i ricoverati ed anche dei vaccinati con terza dose. Si rinforza la convinzione della necessità di una maggiore attenzione nei tempi di somministrazione del vaccino.

Non cambiano i punti principali già indicati nei precedenti report che sono:

  •  Il minor burden a carico della popolazione femminile, e in particolare la costante differenza di proporzioni nelle intensive, depone per una minore suscettibilità delle donne verso le forme gravi.
  • La situazione dei pazienti con comorbidità costituisce un tema prioritario. L’altissimo numero di comorbidi detta indicazioni molto precise: a) necessità di un’adeguata copertura vaccinale per i soggetti fragili, con la giusta tempistica, ivi inclusa la somministrazione della quarta dose e il recupero dei non vaccinati con fragilità b) necessità di predisporre interventi di prevenzione primaria per le persone con comorbidità che, pur se coperte da dosi adeguate di vaccino, possono andare incontro a quadri di COVID gravi.
  • I dati attuali confermano che la protezione vaccinale è rispettivamente crescente verso: l’infezione, l’ospedalizzazione, la terapia intensiva. Le differenze rilevate fra vaccinati e non nei vari setting assistenziali lo dimostrano ormai con chiarezza.
  • L’età dei ricoverati è mediamente più alta fra i vaccinati
  • La preponderanza dei casi CON COVID in area medica testimonia l’efficacia della protezione vaccinale da un lato e dall’altro la minor aggressività del virus attualmente circolante. Il recente calo dei CON COVID può essere generato da un calo della circolazione del virus

C) Ricoveri pediatrici – 7 ospedali

Complessivamente sono 29 i pazienti sotto i 18 anni ricoverati PER o CON COVID fra cui un caso di MIS-C. Nessun bambino è ricoverato in terapia intensiva né PER COVID né CON COVID.

La situazione mostra un ulteriore miglioramento (-21,6%).

I PER COVID in ordinario sono 17, con un calo del 34,6% che corrisponde a nove casi in meno.  Le femmine in questa rilevazione risultano in maggior numero. La proporzione dei bambini più piccoli continua ad essere la più alta (70,6% nella classe 0 – 4) con 4 soggetti sotto i sei mesi. Contiamo poi tre bambini fra 5 e 11 anni e due sopra i 12 anni di cui uno non vaccinato.

Dei 4 bambini di età fra 0 e 6 mesi uno ha la madre non vaccinata.

Quattro dei ricoverati presentano comorbidità rilevanti

È riportato un caso di MIS-C.

Questa settimana i casi CON COVID, dopo il notevole calo registrato nella rilevazione precedente, risalgono di 4 unità, in totale se ne contano 12. Di questi quattro bambini sono nella classe 0 – 4 anni, di cui uno sotto i sei mesi di età, cinque dei ricoverati sono fra i 5 e gli 11 anni e tre sopra i 12 anni, di cui due non vaccinati.

Non troviamo alcun caso pediatrico in terapia intensiva né PER COVID né CON COVID.

L’andamento dei dati in pediatria mostra la netta tendenza alla diminuzione. Soprattutto conforta l’assenza di casi in terapia intensiva. Il modesto aumento dei casi CON COVID in ordinario rappresenta una oscillazione casuale dopo il brusco calo di questa tipologia di pazienti osservato la settimana precedente.

D) Focus parti – 8 ospedali

Negli 8 ospedali partecipanti hanno partorito 257 donne di cui 7 (2,7%) con infezione da SARS-COV-2.

Complessivamente le donne vaccinate sono il 73,9%

La quota di vaccinate fra le donne senza infezione da SARS-COV-2 è il 74%

La quota di vaccinate fra le donne con infezione da SARS-COV-2 è il 71,4%

Nessuna delle donne con infezione aveva sintomatologia da COVID in atto.

Nessun neonato ha contratto l’infezione

La tendenza al miglioramento si osserva anche fra le partorienti in cui il calo dei casi di infezione è nettamente diminuito in proporzione (dal 6,5% al 2,7%) e conforta anche la crescita della percentuale di donne vaccinate, pur essendo ancora distanti da una quota ideale.

Questo articolo è stato pubblicato in Ospedali sentinella e taggato , , , , .