Report Ospedali sentinella – 27 dicembre 2022

Report rilevazione ospedalizzati per COVID del 27/12/2022

La rilevazione N. 53 sui ricoverati per COVID-19 del 27/12/2022 include 17 nosocomi generalisti e quattro pediatrici. Questa settimana mancano i dati della ASL Friuli Occidentale.

I dati sono stati raccolti alle ore 8,00 del 27/12/2022 e sono relativi ai pazienti presenti sia nei reparti ordinari che nelle terapie intensive.

I pazienti ricoverati per COVID sono distinti dai pazienti ricoverati con COVID, con la seguente definizione operativa:

Ricoverati PER COVID = pazienti con infezione da SARS-COV-2 con segni clinici, laboratoristici e radiografici di interessamento delle basse vie aeree

Ricoverati CON COVID = pazienti con infezione accertata da SARS-COV-2, senza segni clinici, radiografici e laboratoristici di interessamento polmonare, il cui ricovero è determinato da altre patologie.

Ricoverati totali adulti (età 18 e oltre) – 17 ospedali

Complessivamente i pazienti adulti ricoverati (PER COVID + CON COVID) sia in reparto ordinario che in terapia intensiva sono 700, diminuiti del 9,6% rispetto alla settimana precedente. La distribuzione è la seguente.

A1) Pazienti ricoverati PER COVID nei reparti di area medica, incluse le terapie sub intensive ed escluse le terapie intensive – 17 ospedali

Totale 222 (33,9% dei ricoverati in area COVID)

Femmine 41,9%            Maschi 58,1%

 % sul totaleEtà media pond.Comorbidità
Vaccinati78,8%77,394,9%
Non vaccinati21,2%77,695,7%

Vaccinati da più di 180 giorni 84%

A2) Pazienti ricoverati CON COVID nei reparti di area medica, incluse le terapie sub intensive ed escluse le terapie intensive – 17 ospedali

Totale 432 (66,1% dei ricoverati in area COVID)

Femmine 50,7% Maschi 49,3%

 % sul totaleEtà media pond.
Vaccinati82,6%76,6
Non vaccinati17,4%73,5

Vaccinati da oltre 180 giorni 72,8%

B1) Pazienti ricoverati PER COVID in terapia intensiva – 17 ospedali    

Totale 25 (54,3% dei ricoverati in area TI COVID)

Femmine 6        Maschi 19

 % sul totaleEtà media pond.Comorbidità
Vaccinati19/25 (76,0%)72,418/19
Non vaccinati6/25 (24,0%)79,25/6

Vaccinati da più di 180 giorni 12/19

B2) Pazienti ricoverati CON COVID in terapia intensiva – 17 ospedali

Totale 21 (45,7% dei ricoverati in area TI COVID)

Femmine 11  Maschi 10

 % sul totaleEtà media pond.
Vaccinati13/2168,0
Non vaccinati8/2166,4

Vaccinati da più di 180 giorni 9/13

Commento e Interpretazione dei dati

I ricoverati per infezione da SARS COV-2 questa settimana sono in totale diminuiti del 9,6%. Per i ricoverati in ordinario PER COVID la diminuzione è leggermente meno evidente (-8,3%), mentre per i CON COVID si registra un calo dell’11,7%. I ricoverati PER COVID restano comunque la netta minoranza dei ricoverati in ordinario con infezione da SARS COV-2 (33,9%).

I ricoverati PER COVID in intensiva sono stabili (un paziente in meno rispetto alla settimana scorsa), in tali reparti si osserva un leggero aumento dei CON COVID con quattro pazienti in più.

Le età medie ponderate delle due popolazioni di vaccinati e non fra i ricoverati PER COVID in ordinario anche questa settimana sono molto vicine, nei CON COVID la differenza è di circa tre anni. Nelle intensive l’età media dei PER COVID si discosta dai dati abituali facendo registrare una maggiore età fra i non vaccinati.

La percentuale di donne in ordinario si attesta al 41,9%. Nelle intensive le ricoverate PER COVID donne sono un terzo degli uomini.

La proporzione dei ricoveri dei non vaccinati alla rilevazione odierna torna a salire superando il 20% in ordinario e attestandosi al 24% nelle intensive.

Si segnala, come sempre, l’alta percentuale dei soggetti con comorbidità soprattutto nelle intensive. La proporzione dei soggetti vaccinati da oltre sei mesi fra i PER COVID supera l’80% in ordinario, mentre è più basso nelle intensive.

Le indicazioni principali dell’attuale rilevazione possono essere così sintetizzate.

  1. I ricoveri per infezione da SARS COV-2 negli adulti continuano a diminuire in una proporzione uguale a quella registrata la passata settimana. La diminuzione a carico dei CON COVID continua ad essere leggermente più evidente rispetto a quella segnalata nei PER COVID. Come indicato nel report precedente, è probabile un attuale rallentamento nella circolazione del virus e il segnale più precoce è la diminuzione dei positivi asintomatici più evidente nelle rilevazioni precedenti, mentre ora comincia ad essere sensibile il calo delle persone ricoverate PER COVID, come pronosticato appunto la settimana scorsa.
  2. Le proporzioni di non vaccinati in ordinario supera il 20%, mentre nelle intensive osserviamo un andamento altalenante: alla rilevazione odierna torna a crescere la loro proporzione. Il netto calo di età dei non vaccinati nelle intensive non è confermato, ma la scarsa numerosità dei soggetti non permette di dare indicazioni in proposito. La crescente copertura vaccinale continua a tenere ridotta la proporzione dei ricoveri dei vaccinati rispetto ai non vaccinati. Una minore proporzione di non vaccinati fra i ricoverati CON COVID conferma la maggiore protezione del vaccino per i casi gravi.

I problemi più rilevanti restano imperniati sui soggetti con comorbidità, la cui presenza fra i ricoverati è massiccia. La non corretta tempistica delle vaccinazioni soprattutto per questi soggetti è un importante determinante dei ricoveri.

  •  Le classi di età pediatriche fanno rilevare fra i PER COVID una diminuzione in            ordinario e l’assenza di casi in terapia intensiva. Il rallentamento delle infezioni ipotizzato la settimana scorsa sembra essere reale e non far parte delle abituali oscillazioni rilevate fra i ricoveri dei soggetti sotto i 18 anni nelle passate settimane.

Non cambiano i punti principali già indicati nei precedenti report che sono:

  1.  Il minor burden a carico della popolazione femminile, e in particolare la costante differenza di proporzioni nelle intensive, depone per una minore suscettibilità delle donne verso le forme gravi, almeno nelle classi di età adulte.
  2. L’altissimo numero di comorbidi detta indicazioni molto precise: a) necessità di un’adeguata copertura vaccinale per i soggetti fragili, con la giusta tempistica, ivi inclusa la somministrazione della quarta dose e il recupero dei non vaccinati con fragilità b) necessità di predisporre interventi di prevenzione primaria per le persone con comorbidità che, pur se coperte da dosi adeguate di vaccino, possono andare incontro a quadri di COVID gravi.
  3. I dati attuali confermano che la protezione vaccinale è rispettivamente crescente verso: l’infezione, l’ospedalizzazione, la terapia intensiva, anche nei confronti delle nuove varianti. Le differenze rilevate fra vaccinati e non nei vari setting assistenziali lo dimostrano con chiarezza.
  4. L’età dei ricoverati è mediamente più alta fra i vaccinati.

C) Ricoveri pediatrici – 7 ospedali

Complessivamente sono 16 i pazienti sotto i 18 anni ricoverati PER o CON COVID, incluso un soggetto in intensiva CON COVID, non sono segnalati soggetti con MIS-C. Ci sono quattro ricoverati in meno rispetto alla scorsa rilevazione.  

I PER COVID in ordinario sono sei, sette in meno rispetto alla settimana passata. Non ci sono femmine. Quattro bambini sono della classe 0-4 anni di cui due sotto i sei mesi, due sono nella classe 5-11 anni e nessuno di età maggiore.

Uno dei ricoverati presenta comorbidità rilevanti.

Non sono riportati casi di MIS-C.

I ricoverati pediatrici CON COVID sono nove, due in più della settimana precedente. Sei sono nella classe 0-4, di cui due con meno di sei mesi, troviamo poi un soggetto nella classe 5-11 e due fra i 12 e i 18 anni, uno dei quali non vaccinato.

Non si segnalano casi PER COVID in terapia intensiva, dove troviamo un solo soggetto di età inferiore ai sei mesi CON COVID.

Questa rilevazione mostra una diminuzione piuttosto evidente di ricoverati PER COVID e una stabilità dei CON COVID. Si può pensare che tale calo sia reale e non una delle abituali oscillazioni registrate in queste classi di età.

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