Report Ospedali sentinella – 31 maggio 2022

Report rilevazione ospedalizzati per COVID del 31/5/2022

La rilevazione N. 29 sui ricoverati per COVID-19 del 31/5/2022 include 19 nosocomi generalisti e quattro pediatrici.

Al focus sulle partorienti hanno contribuito 8 nosocomi.

I dati sono stati raccolti alle ore 8,00 del 31/5/2022 e sono relativi ai pazienti presenti sia nei reparti ordinari che nelle terapie intensive.

I pazienti ricoverati per COVID sono distinti dai pazienti ricoverati con COVID, con la seguente definizione operativa:

Ricoverati PER COVID = pazienti con infezione da SARS-COV-2 con segni clinici, laboratoristici e radiografici di interessamento delle basse vie aeree

Ricoverati CON COVID = pazienti con infezione accertata da SARS-COV-2, senza segni clinici, radiografici e laboratoristici di interessamento polmonare, il cui ricovero è determinato da altre patologie

Ricoverati totali adulti (età 18 e oltre) – 19 ospedali

Complessivamente i pazienti adulti ricoverati (PER COVID + CON COVID) sia in reparto ordinario che in terapia intensiva sono 606 con una riduzione del 12,8% rispetto alla settimana precedente. La distribuzione è la seguente.

A1) Pazienti ricoverati PER COVID nei reparti di area medica, incluse le terapie sub intensive ed escluse le terapie intensive – 19 ospedali

Totale 252 (43,9% dei ricoverati in area COVID)

Femmine 37,3%            Maschi 62,7%

 % sul totaleEtà media pond.Comorbidità
Vaccinati77%75,590,2%
Non vaccinati23%7377,6%

Vaccinati da meno di 120 giorni 40,2%

Vaccinati da 120 giorni e oltre 59,8%

A2) Pazienti ricoverati CON COVID nei reparti di area medica, incluse le terapie sub intensive ed escluse le terapie intensive – 19 ospedali

Totale 321 (56,1% dei ricoverati in area COVID)

Femmine 44,5% Maschi 55,5%

 % sul totaleEtà media pond.
Vaccinati84,1%74,7
Non vaccinati15,9%72

B1) Pazienti ricoverati PER COVID in terapia intensiva – 19 ospedali    

Totale 16 (48,5% dei ricoverati in area TI COVID)

Femmine 12,5%            Maschi 87,5%

 % sul totaleEtà media pond.Comorbidità
Vaccinati56,2%60,3100%
Non vaccinati43,8%73,7100%

Vaccinati da meno di 120 giorni 3 pazienti

Vaccinati da 120 giorni e oltre 6 pazienti

Vaccinati con tre dosi 6 pazienti

B2) Pazienti ricoverati CON COVID in terapia intensiva – 19 ospedali

Totale 17 (51,5% dei ricoverati in area TI COVID)

Femmine 52,9%            Maschi 47,1%

 % totaleEtà media pond.
Vaccinati82,3%73,1
Non vaccinati17,7%57,3

14,3% pazienti con ciclo vaccinale completato da meno di 120 giorni

Terza dose di vaccino 11 pazienti

Commento e Interpretazione dei dati

Si conferma un calo generale nei ricoveri PER e CON COVID in continuazione con quanto osservato nelle settimane passate. La rilevazione attuale evidenzia una riduzione dei casi totali del 12,8%.

In ordinario si registra un calo del 17,1% dei ricoverati PER COVID e del 12,5% dei CON COVID.

Nelle terapie intensive in totale i ricoveri sono stabili, ma comunque in numero molto ridotto fra i PER COVID, mentre fra i CON COVID c’è una risalita con otto casi in più rispetto alla settimana scorsa.  

La percentuale di donne ricoverate in ordinario PER COVID si attesta leggermente al di sotto del 40% mentre fra i CON COVID rimane un poco più alta, ma sempre inferiore a quella degli uomini.

La percentuale dei vaccinati con ciclo completo permane alta in ordinario, (77% fra i PER COVID, 84,1% fra i CON COVID)

Le comorbidità si confermano in valori altissimi sia in ordinario che nelle intensive, dove tutti i ricoverati sia vaccinati che non vaccinati presentano comorbidità.

I pazienti in ordinario CON COVID si riducono meno nettamente dei PER COVID, e la loro prevalenza rispetto a questi ultimi rimane più ampia (56,1%).

In Terapia intensivadopo il netto calo della settimana scorsa sia dei PER COVIDche dei CON COVID, troviamo una sostanziale stabilità, con un leggero recupero fra i CON COVID.

La quota di donne in intensiva si abbassa ulteriormente nei PER COVID e costituisce poco più del 10%, mentre fra i CON COVID è oltre il 50%.

La proporzione dei vaccinati scende nettamente fra i PER COVID che costituiscono poco più della metà dei ricoverati, mentre resta alta fra i CON COVID (82,3%).

La differenza di età fra vaccinati e non vaccinati ricalca quella storica in ordinario, ma non in nelle intensive, dove si abbassa notevolmente questa settimana l’età media dei vaccinati, tuttavia la scarsa numerosità dei pazienti può comportare sbalzi di significato casuale.

Le indicazioni principali dell’attuale rilevazione possono essere così sintetizzate.

  1. La progressiva riduzione dell’impatto del COVID è ormai consolidata. Il fenomeno di una discesa più rapida fra i CON COVID osservata la settimana passata, si è invertita questa settimana in cui accelera il calo dei PER COVID. La differenza dei tempi in cui è risultato evidente il calo dei CON COVID (settimane passate) e quello dei PER COVID (questa settimana) è da attribuire alla diminuzione della circolazione del virus che ha reso visibile prima il calo delle infezioni asintomatiche e poi la riduzione dei casi complessi di COVID che hanno necessità di più tempo per far registrare un trend in discesa. Ora siamo nella fase in cui comincia a evidenziarsi il calo dei PER COVID, dopo la logica latenza dovuta alla durata della malattia.
  2. Nelle classi di età pediatriche il calo è generale e nessun bambino è in terapia intensiva PER COVID.
  3. Rimane alta la proporzione di vaccinati fra i ricoverati ed anche dei vaccinati con terza dose. Si rinforza la convinzione della necessità di una maggiore attenzione nei tempi di somministrazione del vaccino.

Non cambiano i punti principali già indicati nei precedenti report che sono:

  1.  Il minor burden a carico della popolazione femminile, e in particolare la costante differenza di proporzioni nelle intensive, depone per una minore suscettibilità delle donne verso le forme gravi.
  2. La situazione dei pazienti con comorbidità costituisce un tema prioritario. L’altissimo numero di comorbidi detta indicazioni molto precise: a) necessità di un’adeguata copertura vaccinale per i soggetti fragili, con la giusta tempistica, ivi inclusa la somministrazione della quarta dose e il recupero dei non vaccinati con fragilità b) necessità di predisporre interventi di prevenzione primaria per le persone con comorbidità che, pur se coperte da dosi adeguate di vaccino, possono andare incontro a quadri di COVID gravi.
  3. I dati attuali confermano che la protezione vaccinale è rispettivamente crescente verso: l’infezione, l’ospedalizzazione, la terapia intensiva. Le differenze rilevate fra vaccinati e non nei vari setting assistenziali lo dimostrano ormai con chiarezza.
  4. L’età dei ricoverati è mediamente più alta fra i vaccinati
  5. La preponderanza dei casi CON COVID in area medica testimonia l’efficacia della protezione vaccinale da un lato e dall’altro la minor aggressività del virus attualmente circolante.

C) Ricoveri pediatrici – 7 ospedali

Complessivamente sono 16 i pazienti sotto i 18 anni ricoverati PER o CON COVID fra cui due bambini ricoverati in terapia intensiva CON COVID. Nessun caso di MIS-C.

La situazione mostra un ulteriore miglioramento (-44,8%).

I PER COVID in ordinario sono 6, più che dimezzati rispetto alla settimana passata ovvero undici casi in meno.  Le femmine sono quattro ed è colpita la sola classe 0-4 anni con due casi sotto i sei mesi.

Tre dei ricoverati presentano comorbidità rilevanti

Non è riportato alcun caso di MIS-C.

Questa settimana i casi CON COVID tornano a scendere di quattro unità, in totale se ne contano otto. Di questi quattro bambini sono nella classe 0 – 4 anni, nessuno sotto i sei mesi, tre dei ricoverati sono fra i 5 e gli 11 anni e uno sopra i 12 anni.

Non troviamo alcun caso pediatrico in terapia intensiva PER COVID mentre abbiamo un maschio e una femmina in intensiva CON COVID, uno sotto i sei mesi uno nella classe 5-11.

L’andamento dei dati in pediatria conferma la netta tendenza alla diminuzione. Ormai i casi sono sotto la decina, non ci sono soggetti PER COVID in terapia intensiva né in ordinario se sopra i 4 anni.

D) Focus parti – 8 ospedali

Negli 8 ospedali partecipanti hanno partorito 268 donne di cui 7 (2,6%) con infezione da SARS-COV-2.

Complessivamente le donne vaccinate sono il 74,2%

La quota di vaccinate fra le donne senza infezione da SARS-COV-2 è il 73,6%

Tutte le donne con infezione da SARS-COV-2 sono vaccinate.

Nessuna delle donne con infezione ha sintomatologia da COVID in atto.

Nessun neonato ha contratto l’infezione

Conforta il lento ma costante miglioramento della quota di vaccinate fra le donne a termine di gravidanza. Mentre la quota delle persone con l’infezione si mantiene a livelli molto bassi in accordo con il calo dell’infezione nella popolazione generale.

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