Report Ospedali sentinella – 4 ottobre 2022

Report rilevazione ospedalizzati per COVID del 4/10/2022

La rilevazione N. 44 sui ricoverati per COVID-19 del 4/10/2022 include 18 nosocomi generalisti e quattro pediatrici. ASO Santa Croce e Carle non ha inviato i dati.

I dati sono stati raccolti alle ore 8,00 del 4/10/2022 e sono relativi ai pazienti presenti sia nei reparti ordinari che nelle terapie intensive.

I pazienti ricoverati per COVID sono distinti dai pazienti ricoverati con COVID, con la seguente definizione operativa:

Ricoverati PER COVID = pazienti con infezione da SARS-COV-2 con segni clinici, laboratoristici e radiografici di interessamento delle basse vie aeree

Ricoverati CON COVID = pazienti con infezione accertata da SARS-COV-2, senza segni clinici, radiografici e laboratoristici di interessamento polmonare, il cui ricovero è determinato da altre patologie

Ricoverati totali adulti (età 18 e oltre) – 18 ospedali

Complessivamente i pazienti adulti ricoverati (PER COVID + CON COVID) sia in reparto ordinario che in terapia intensiva sono 429, con un aumento del 39,7% rispetto alla settimana precedente. La distribuzione è la seguente.

A1) Pazienti ricoverati PER COVID nei reparti di area medica, incluse le terapie sub intensive ed escluse le terapie intensive – 18 ospedali

Totale 184 (45,9% dei ricoverati in area COVID)

Femmine 45,6%            Maschi 54,4%

 % sul totaleEtà media pond.Comorbidità
Vaccinati82,6%74,788,1%
Non vaccinati17,4%73,697,2%

Vaccinati da più di 180 giorni 85,5%

A2) Pazienti ricoverati CON COVID nei reparti di area medica, incluse le terapie sub intensive ed escluse le terapie intensive – 18 ospedali

Totale 217 (54,1% dei ricoverati in area COVID)

Femmine 53% Maschi 47%

 % sul totaleEtà media pond.
Vaccinati88,0%74,5
Non vaccinati12,0%67,6

Vaccinati da oltre 180 giorni 81,1%

B1) Pazienti ricoverati PER COVID in terapia intensiva – 18 ospedali    

Totale 17 (60,7% dei ricoverati in area TI COVID)

Femmine 4        Maschi 13

 % sul totaleEtà media pond.Comorbidità
Vaccinati11/17 (64,7%)70,010/11
Non vaccinati6/17 (35,3%)65,56/6

Vaccinati da più di 180 giorni 10/11

B2) Pazienti ricoverati CON COVID in terapia intensiva – 18 ospedali

Totale 11 (39,3% dei ricoverati in area TI COVID)

Femmine 4        Maschi 7

 % sul totaleEtà media pond.
Vaccinati10/1166,2
Non vaccinati1/1154,0

Commento e Interpretazione dei dati

Il quadro dei ricoverati di questa settimana ha cambiato segno mostrando un’inversione di tendenza con un aumento dei casi. L’aumento complessivo dei casi (+39,7%) è registrato soprattutto per i ricoveri in ordinario e riguarda sia i PER COVID (+34,3%) che i CON COVID (+42,8%). Le percentuali indicano un cambio netto, tuttavia occorre osservare che in termini numerici i ricoverati sono ancora in quantità limitate. I PER COVID aumentano per la prima volta da diverse settimane.

Nelle terapie intensive i numeri permangono ridotti, anche se un lieve aumento si osserva anche qui. Diciassette sono i ricoverati PER COVID, cinque in più della settimana passata e undici CON COVID, anche in questo caso cinque in più della scorsa rilevazione.

Si è assottigliata la differenza nell’età media ponderata delle due popolazioni di vaccinati e non fra i ricoverati in ordinario. Nelle terapie intensive, come specificato anche nelle settimane precedenti, il dato sulle differenze di età non è indicativo per la scarsa numerosità.

La percentuale di donne in ordinario ritorna intorno al 45% questa settimana. Nelle intensive abbiamo solo quattro donne PER COVID e altrettante CON COVID.

Il 17,4% dei ricoverati in ordinario non sono vaccinati, mentre la differenza con i vaccinati è più marcata nelle terapie intensive dove superano il 35%.

Vengono confermati tutti i dati sull’alta percentuale dei soggetti con comorbidità e sulla notevole proporzione di soggetti vaccinati da oltre sei mesi.

Si ribadisce il richiamo sull’attenzione alla tempistica delle vaccinazioni per i soggetti fragili.

Le indicazioni principali dell’attuale rilevazione possono essere così sintetizzate.

  1. I ricoveri per infezione da SARS COV-2 questa settimana invertono il segno e fanno registrare un aumento piuttosto netto. Per la prima volta da diverse settimane aumentano i ricoverati PER COVID.  Del resto i casi di infezione stavano aumentando già da tempo e che questo si potesse riflettere sui ricoveri era atteso. Nelle prossime settimane si capirà meglio se questo innalzamento dei ricoveri è la logica conseguenza della ripresa delle attività scolastiche e lavorative dopo la pausa estiva o è il segnale del riaccendersi dell’epidemia.
  2. Il numero dei ricoverati nelle terapie intensive aumenta leggermente anche se resta molto limitato.
  3. È confortante il dato registrato nelle classi di età pediatriche dove c’è assoluta stabilità sia dei ricoveri PER che CON COVID. Non sembra ci sia al momento un impatto della riapertura delle scuole.
  4. Le differenze in percentuale fra vaccinati e non in questa settimana è paradigmatico: non vaccinati= 35,3% PER COVID in intensiva, 17,8% PER COVID in ordinario, 12% CON COVID in ordinario, 9% CON COVID in intensiva è la testimonianza di quanto affermato sotto (punto 3) sul grado e la tipologia di protezione del vaccino.
  5. Il dato sull’alto numero di ricoverati vaccinati da oltre 180 giorni continua a testimoniare lo scarso ricorso alla quarta dose. Per le persone fragili questo rappresenta un problema grave.

Non cambiano i punti principali già indicati nei precedenti report che sono:

  1.  Il minor burden a carico della popolazione femminile, e in particolare la costante differenza di proporzioni nelle intensive, depone per una minore suscettibilità delle donne verso le forme gravi, almeno nelle classi di età adulte.
  2. L’altissimo numero di comorbidi detta indicazioni molto precise: a) necessità di un’adeguata copertura vaccinale per i soggetti fragili, con la giusta tempistica, ivi inclusa la somministrazione della quarta dose e il recupero dei non vaccinati con fragilità b) necessità di predisporre interventi di prevenzione primaria per le persone con comorbidità che, pur se coperte da dosi adeguate di vaccino, possono andare incontro a quadri di COVID gravi.
  3. I dati attuali confermano che la protezione vaccinale è rispettivamente crescente verso: l’infezione, l’ospedalizzazione, la terapia intensiva, anche nei confronti delle nuove varianti. Le differenze rilevate fra vaccinati e non nei vari setting assistenziali lo dimostrano con chiarezza.
  4. L’età dei ricoverati è mediamente più alta fra i vaccinati.

C) Ricoveri pediatrici – 7 ospedali

Complessivamente sono 26 i pazienti sotto i 18 anni ricoverati PER o CON COVID fra cui un caso di MISC e un soggetto ricoverato in terapia intensiva CON COVID. Il dato è identico a quello della scorsa rilevazione.

I PER COVID in ordinario sono 16, lo stesso numero della settimana passata. Le femmine sono sette. Nella classe 0-4 anni ci sono dodici ricoverati di cui nove sotto i sei mesi. Inoltre ci sono un bambino della classe 5-11 e tre ragazzi fra i 12 e i 18 anni, di cui due non vaccinati.

Sei dei ricoverati presentano comorbidità rilevanti.

È riportato un caso di MIS-C.

I ricoverati pediatrici CON COVID sono nove, anche qui ritroviamo lo stesso numero della settimana scorsa. Sei sono nella classe 0-4, due di questi hanno meno di sei mesi, un bambino è nella classe 5-11 e si contano anche due ragazzi fra i 12 e 18 anni.

In terapia intensiva troviamo un ricoverato CON COVID della classe 5-11 anni.

Questa rilevazione mostra una stabilità assoluta dei casi. In intensiva troviamo un caso CON COVID e nessuno PER COVID.

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