Umanizzazione e innovazione guidano le nuove cure

Si è aperto a Lecce il II Congresso nazionale Lilt – Stati Generali Itineranti per l’Umanizzazione delle Cure e il Benessere Organizzativo, in programma il 5 e 6 dicembre, con due giornate dedicate al tema dell’umanizzazione nella presa in carico del paziente oncologico e al ruolo delle organizzazioni sanitarie nel migliorare la qualità dell’assistenza.
In apertura dei lavori è arrivato il videomessaggio del presidente di Fiaso, Giovanni Migliore, che ha portato il saluto della Federazione sottolineando la necessità di un approccio capace di integrare competenze cliniche, innovazione tecnologica, governance e centralità della persona.
“La cura non è solo trattamento, ma relazione, ascolto e continuità”, ha ribadito Migliore, ricordando che in oncologia ogni percorso richiede attenzione psicologica, prossimità e un’autentica presa in carico multidimensionale. Il presidente ha evidenziato come l’organizzazione, quando funziona, permetta ai professionisti di dedicare tempo di qualità ai pazienti: “L’umanizzazione è una leva di qualità e sostenibilità del Servizio sanitario nazionale”.
Un passaggio centrale del suo intervento ha riguardato l’innovazione: le tecnologie digitali e l’intelligenza artificiale, ha spiegato, devono “rafforzare, non sostituire, la relazione di cura”, contribuendo a equità, personalizzazione e decisioni più rapide e sicure.
Migliore ha infine ringraziato la Lilt, il Comitato scientifico e i professionisti coinvolti, ribadendo l’impegno di Fiaso a diffondere modelli organizzativi che integrino in modo strutturale umanità e innovazione.

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