Case di comunità presenti in 6 aziende su dieci. Migliore: “Lavoro in progress, spingere sulla telemedicina”

In sei aziende sanitarie su dieci sono state attivate le case di comunità. È quanto emerge dall’indagine Fiaso svolta sull’applicazione dei progetti del Pnrr che ha coinvolto 74 aziende sanitarie territoriali di tutto il territorio nazionale. Tra le attività svolte sembra ben avviata l’integrazione con l’assistenza specialistica e con i servizi sociali (svolta nel 68% delle strutture).

“L’applicazione dei progetti del Pnrr e del Dm77 è una parte non irrilevante dell’impegno delle Aziende in questo momento, ed è destinata a lasciare una traccia di sé nel futuro del servizio sanitario nazionale. Quello che emerge dall’indagine Fiaso è un quadro composito, che rende conto di un lavoro avviato ma ovviamente ancora in progress – commenta il presidente Fiaso, Giovanni Migliore -. Ci vogliono regole nuove in particolare per il mondo digitale”.

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