Migliore: “Formazione di qualità per favorire integrazione tra profili professionali in sanità”

Il presidente di Fiaso è intervenuto all’evento su “Prospettive e sfide dell’Ecm”, organizzato da Cogeaps con Agenas a Roma

“Per affrontare la sfida della riorganizzazione del Servizio Sanitario Nazionale è fondamentale pensare a una nuova stagione per i professionisti sanitari. Solo attraverso una maggiore integrazione tra i diversi profili professionali e una redistribuzione dei compiti (task shifting) possiamo superare le difficoltà nel reperire le risorse umane necessarie a soddisfare i bisogni dei nostri cittadini”. Così Giovanni Migliore, Presidente di Fiaso, a margine del suo intervento all’evento su “Prospettive e sfide dell’Ecm”, organizzato da Cogeaps con Agenas, in corso a Roma.

“Durante l’emergenza pandemica – spiega Migliore – sono stati reclutati con modalità straordinarie 66.029 precari, tra cui 20.064 medici, 23.233 infermieri, 22.732 operatori sociosanitari e altre figure professionali. Anche grazie alla legge di stabilizzazione del personale precario sostenuta da Fiaso fin dal 2021, questi professionisti hanno avuto la possibilità di essere assorbiti stabilmente nelle strutture sanitarie ma non è bastato, c’è ancora una grossa carenza di personale”.

“Solo attraverso uno sforzo comune al di là dei singoli ruoli siamo stati in grado di portar fuori il paese da un’emergenza che sembrava insormontabile. Proprio per questo è necessario investire in formazione di qualità, utilizzata da sempre dalle aziende sanitarie come leva strategica di cambiamento. Oggi è necessario far tesoro di quello che è successo tre anni fa per disegnare il futuro dei nostri figli e del servizio sanitario pubblico come bene primario del paese”, conclude il presidente Fiaso, Giovanni Migliore.

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